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The Whispering Star | I ricordi di Sion Sono, il futuro e quella poesia necessaria…

Un film potente e poetico quanto dimenticato: ecco perché dovreste recuperarlo in streaming

The Whispering Star
Silenzio e poesia: un momento di The Whispering Star.

MILANO – Era il 2015 quando uno dei pochi cambi di rotta nella lunga filmografia di Sion Sono, regista giapponese di infinito talento, produsse uno dei film più delicati su cui ancora oggi possiamo posare gli occhi affaticati da visioni più o meno utili. The Whispering Star con Megumi Kagurazaka (moglie del regista), si inserisce nel filone della fantascienza filosofico-esistenziale, ma filtrata attraverso la particolare visione ed estetica di uno degli autori più controversi del Giappone. Ma andiamo con ordine: a molti anni da qui, nel futuro, in un clima post-apocalittico, tutti i sistemi solari sono formati dallo stesso pianeta, la Terra. E tutti sono immagine di una tragedia. Il film, girato a Fukushima dopo il tremendo tsunami che colpì la regione nel 2011, ne riprende la devastazione nelle sue lande desolate e i suoi ampi e aridi paesaggi.

Megumi Kagurazaka in The Whispering Star
Megumi Kagurazaka in The Whispering Star

L’umanità è in via d’estinzione, sparsa nel cosmo, mentre la popolazione è ormai quasi totalmente formata da robot. Uomini e macchine che vagano per il cosmo, eremi dispersi nell’oscurità di uno spazio colonizzato che è diventato una casa, come la protagonista, l’androide ID 722. Futuristico corriere, gira per l’universo consegnando pacchi alle persone. Nell’assordante minimalismo dei dialoghi si insinuano profonde riflessioni sulla natura umana e sulla sostanziale insignificanza dell’esistenza mentre ID 722 si domanda cosa sia l’umanità. Con lei troviamo un essere umano quanto mai legato a misere azioni, più distante che mai dai suoi simili, disperatamente aggrappata ai ricordi. «Perché questo è un film sui ricordi, una preghiera per tutte le genti nel mondo», spiegò Sono. È l’eco di una profonda spiritualità che cerca di trattenere ciò che è stato.

the whispering star
La desolazione del mondo moderno

Stiamo guardando Sion Sono – il film lo trovate su MUBI, ma anche su Prime Video, Apple e CHILI – ma troviamo anche visioni di Lynch e Kubrick, riferimenti a Tarkovskij e perfino qualcosa di Malick. Una contaminazione di stili e filosofie distante anni luce dai titoli “spaziali” a cui siamo abituati, dal Nolan di Interstellar al Villeneuve di Arrival. La trama è solo un pretesto. Un pretesto pregno di profonda poesia. Per consegnare un pacco, ID 722 arriva appunto su The Whispering Star, “la stella che sussurra”, un pianeta dove ogni rumore al di sopra dei 30 decibel può uccidere i suoi abitanti. La delicatezza di parole sussurrate tra le vie e passi misurati in punta di piedi si uniscono alle figure umane ridotte a ombre cinesi, immagine e sagoma di un’umanità che umanità più non è.

Nello spazio di The Whispering Star
Nello spazio di The Whispering Star

Le glorie del passato sono così ridotte ad un ricordo sfocato mentre tutto ciò che suscita è pena e compassione. Un’umanità deteriorata e abbandonata a se stessa, l’effimero è ciò di quanto più vero ci possa essere (dice nulla in tempi come questi?) mentre tutto e tutti sono avvolti nella solitudine. The Whispering Star però non è solo un grande angolo di cinema, ma è anche uno specchio. Uno specchio che lo spettatore usa per guardare e guardarsi, esplorando e tentando di comprendere cos’è e dove sta andando. Un futuro che per Sion Sono non può essere espresso a parole, solo attraverso le sue immagini, che però sono più forti di qualsiasi suono. E qui anche il silenzio grida. Fondamentale.

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  • VIDEO | Qui il trailer di The Whispering Star:

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