CANNES – Finora è stata senza dubbio tra le cose migliori viste qui a Cannes e chissà che non finisca in zona premi The Secret Agent, il nuovo film diretto da Kleber Mendonça Filho e ambientato a Recife, nel 1977, in epoca di dittatura militare. È la prima collaborazione tra Mendonça Filho e Wagner Moura, che qui ritorna a recitare in portoghese dopo il giro a Hollywood con The Gray Man e Civil War. «Credo che solo Kleber riesca a fare cinema di questo genere», ha spiegato l’attore, «un thriller che risulti un film totalmente brasiliano con un tono che rende il film unico, forte, potente, speciale». Per raccontare la storia, il regista è tornato anche a memorie personali: «È un momento della storia del Brasile che ricordo, perché ero bambino», confessa il regista, «ma allo stesso tempo abbiamo fatto una grande ricerca storica per capire la realtà di quegli anni».

Ma che anni erano? Gli anni della dittatura militare brasiliana, conosciuta anche come regime dei Gorillas o Quinta Repubblica, regime militare che governò il Brasile dal 1º aprile 1964 fino al 15 marzo 1985. Qui ritroviamo il professore universitario Marcelo (interpretato da Wagner Moura) a Recife, alla ricerca dei documenti ufficiali della madre, una domestica di origine indigena che era rimasta incinta del figlio dei padroni di una famiglia di latifondisti. Marcelo vuole anche ritrovare il figlio e fuggire dal Brasile, poiché ha capito di essere nel mirino della dittatura per essere eliminato. Attorno a lui le persone vengono assassinate, i corpi gettati in dighe e fiumi, la gamba di un uomo viene trovata nello stomaco di uno squalo, tra finzione e realtà.

Un tuffo nel passato per parlare anche di presente, perché quegli anni non siano dimenticati, un periodo molto lungo vissuto sotto una dittatura nel periodo in cui anche in Argentina, in Cile e in Uruguay le giunte militari tenevano il potere con la violenza e uccidendo tutti gli oppositori politici: «E da questo punto di vista in Brasile abbiamo qualcosa di orribile chiamato: Lei de Anistia. Cos’è? Una legge per cui torturatori, assassini e tutti gli altri sono usciti impuniti per ciò che hanno fatto», ha spiegato Moura. «Il periodo che raccontiamo è lo stesso di Io sono ancora qui di Walter Salles, ma ha un approccio molto diverso a quel periodo. Spero che il film avrà un impatto politico in Brasile, un Paese molto diviso al momento. Dal mio punto di vista The Secret Agent è un film bellissimo diretto da un uomo che conosce il cinema e ha visto moltissimi film».

E così dopo Aquarius, presentato a Cannes nel 2016, seguito da Bacurau, premio della giuria ancora sulla Croisette nel 2019, e Retratos Fantasmas, proiezione speciale nel 2023, Kleber Mendonça Filho ritorna ancora una volta in concorso al festival e il film, dopo l’anteprima in concorso, verrà distribuito in Italia da Filmclub Distribuzione by Minerva Pictures. Un racconto che riflette anche sulla paranoia e sulle ombre del potere che vede nel cast, accanto a un grande Moura, anche Udo Kier, Tania Maria, Gabriel Leone (visto nella serie Netflix Senna nei panni proprio del grande Ayrton) e Maria Fernanda Cândido, già vista a fianco di Pierfrancesco Favino ne Il traditore di Marco Bellocchio. Attenzione alla colonna sonora, firmata ancora una volta dalla coppia Mateus Alves e Tomaz Alves Souza, già con Kleber Mendonça Filho su Bacurau.

E la musica è – come sempre nel cinema di Mendonça Filho – un punto chiave attraverso cui entrare nel film perché The Secret Agent è ambientato in pieno carnevale, con un battito incessante di percussioni che racconta la voce del Brasile dove il caos può essere suono e il suono puro caos, dove il divertimento può improvvisamente diventare pericolo e viceversa. Un tuffo nella storia, tra riferimenti ad altro cinema come a Lo squalo di Steven Spielberg oppure a Jean-Paul Belmondo in Le Magnifique (che in Italia venne tradotto come Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo) e una dimensione politica che ancora non è finita e che racconta anche delle scelte che a volte un uomo è costretto a fare…
- VIDEO | Qui una clip di The Secret Agent:
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