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Tra i pali di Wembley e la guerra | The Keeper e la storia vera di Bert Trautmann

Disponibile in streaming il film sulla storia (vera) di un paracadutista che divenne portiere

David Kross in una scena di The Keeper - La leggenda di un portiere.

MILANO – Dopo la fine dei Mondiali e dopo aver rivisto in un documentario il genio di Johan Cruyff, continuiamo con il nostro viaggio di Hot Corn Football Club nei film dedicati al calcio: questa volta parliamo di un’opera di finzione ancora inedita, The Keeper – La leggenda di un portiere, ora finalmente in streaming (lo trovate su Now, RaiPlay e Prime Video) in cui ci troviamo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando il conflitto sta volgendo al termine. Il paracadutista tedesco Bernhard Trautmann detto Bert viene catturato dall’esercito inglese per essere spedito in diversi campi di prigionieri nel Nord dell’Inghilterra: Essex, Norwich, poi vicino a Liverpool e infine Lancashire. Lì, l’allenatore di una squadra di calcio dilettante locale, il St. Helens Town, scopre per caso le sue qualità tra i pali.

David Kross è il portiere Bert Trautmann

Così durante il giorno, Bert si allena e gioca da calciatore, almeno fino al momento in cui il sole tramonta. Presto diventerà una certezza per la squadra, attirando l’attenzione delle società più importanti del Paese. Diretto dal bavarese Marcus H. Rosenmuller, The Keeper racconta la storia di un portiere a cui il calcio ha salvato la vita: Trautmann verrà infatti acquistato dal Manchester City e rimarrà nel cuore di tutti i tifosi. Il culmine della pellicola viene raggiunto nella finale della Coppa d’Inghilterra del 1956, giocata tra Citizens e il Birmingham City, partita in cui il fuoriclasse tedesco riuscì a resistere per diciassette minuti dall’assalto della squadra avversaria rimanendo in porta e compiendo salvataggi prodigiosi, nonostante avesse il collo rotto.

Freya Mavor e David Kross in una scena del film

Qualche giorno dopo scoprirà da una radiografia che ulteriori traumi fisici gli avrebbero potuto costare la vita. Buona parte del film si concentra sulla storia d’amore tra Trautmann – interpretato da un eccellente David Kross (ricordate il giovane Michael in The Reader? Era proprio lui) – e la futura moglie Margaret (Freya Mavor, già vista in Morto tra una settimana…) e, ovviamente, sulla controversa accoglienza pubblica che scatenò la firma di un giocatore tedesco ed ex membro della Lutwaffe per un club inglese, soltanto tre anni dopo la fine della guerra. Le polemiche dei tifosi? Si placarono solo quando si resero conto del suo incredibile talento.

Una delle prodigiose parate di Trautmann.

Anche da un punto di vista calcistico, Trautmann ha lasciato un segno importante nell’evoluzione del ruolo: prima di lui i portieri erano abituati a rinviare la palla cercando di mandarla il più lontano possibile. Fu lui il primo – insieme all’ungherese Gyula Grosics – a pensare innanzitutto alla fase offensiva della squadra, rinviando il pallone sui piedi dei centrocampisti più tecnici. La cura formale della messinscena è un valore aggiunto: le scene allo stadio di Wembley lasciano senza fiato, così come le azioni di gioco sono curate e credibili. Un motivo in più per vedere The Keeper, anche per rafforzare la nostra convinzione secondo cui realizzare un bel film sul calcio non è un miracolo, ma un’impresa possibile…

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  • LA CLIP | Qui potete vedere il trailer:

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