Alice Lanzani Nel 1969, quando sulla rete americana NET andava in onda il primo episodio dello show per bambini Sesame Street – in Italia era Sesamo apriti – Brian Henson aveva sei anni ed era già invidiato dai compagni di scuola perché viveva circondato dai pupazzi che costruiva il padre Jim. A quattordici aveva creato il primo personaggio e a ventisei prendeva in mano le redini dell’attività di famiglia con la sorella Lisa. Brian avrebbe potuto vendere la Jim Henson Company alla Disney – le trattative, già avviate, erano state interrotte solo per l’improvvisa scomparsa di Henson senior nel 1990 – e risparmiarsi diverse preoccupazioni. Invece non solo decise di annullare l’accordo, ma per non far saltare la produzione dell’adattamento in stile Muppets de Il canto di Natale di Dickens, si prese la responsabilità di dirigerlo. E adesso, il prossimo 17 agosto uscirà la sua ultima fatica da regista, The Happytime Murders, conferma della dedizione all’eredità paterna.
Il film, ambientato in un universo bizzarro in cui convivono pupazzi e umani, è una commedia per adulti costruita come un classico noir: l’ex-detective di pezza Phil Phillips si trova ad indagare su una serie di omicidi ai danni del cast di un noto show degli anni Ottanta affiancato dalla sua ex-collega in carne ed ossa, Detective Edwards (Melissa McCarthy). Parte di un progetto più ampio nato nel 2009, la sceneggiatura di The Happytime Murders era rimasta in stand-by per anni senza che si trovasse un produttore disposto a realizzarla. Dopo vari tentativi falliti e una serie di attori ipotizzati – tra cui Dwayne Johnson e Cameron Diaz – è stata rispolverata dalla STX Entertainment, che ha finalmente dato il via libera.
Tra i divertenti pupazzi di Henson, attenzione però anche a un cast di prima scelta, che comprende tra gli altri Melissa McCarthy, Elizabeth Banks e Maya Rudolph. Sarà il primo passo della nuova vita dell’eredità Henson? Staremo a vedere.
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