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Interdependence | Silvio Soldini: «Il cambiamento climatico e il cinema come riflessione»

Prodotto da ART for The World, il film è stato presentato in anteprima al Roma FF14

Silvio Soldini al microfono di Hot Corn. Foto Credits: Elena Sudati. Si ringrazia Sony

ROMA – La posizione dell’uomo rispetto alla natura, la relazione tra la società e l’ambiente, il cambiamento climatico e una situazione globale sull’orlo del disastro. Questo, intrecciato da diverse visioni, è Interdependence, un film unico composto da undici cortometraggi diretti da altrettanti registi provenienti da diverse nazionalità: Faouzi Bensaïdi (Marocco), Asa Hjörleifsdóttir (Islanda), Salomé Lamas (Portogallo), Bettina Oberli (Svizzera), Shahrbanoo Sadat (afghanistan), Mahamat-saleh Haroun (Chad), Leon Wang (Cina), Nila Madhab Panda (India), Daniela Thomas (Brasile), Silvio Soldini (Italia), Karin Williams (Nuova Zelanda).

E, proprio Silvio Soldini, che ha diretto un corto incentrato sullo spaventoso livello d’inquinamento dell’aria nella metropoli italiane, è stato ospite nel nostro Hot Corner, lo spazio di Hot Corn e Lavazza alla Festa del Cinema di Roma. «C’è poco da essere ottimisti», ha detto il regista, a proposito del climate change, «Di questo problema se ne parla da anni, ma nessuno ha mai fatto nulla, è difficile continuare a sperare. Oggi qualcosa sembra essere cambiato, i ragazzi l’hanno portata sulle prime pagine dei giornali, anche se è molto difficile combatterlo. È una cosa che in qualche modo rimuoviamo. È tardi, non è reversibile, ma si può fermare. Ci vuole coesione da parte di tutti, però».

Riprese e montaggio | Manuel Pistonesi, Edoardo Marini, Simone Gargiuli

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