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Shrinking | Jason Segel, Harrison Ford e la terapia come non l’avete mai vista

Una sit-com innovativa e inusuale con due attori in stato di grazia. Imperdibile

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Temi profondi e delicata ironia: Shrinking

MILANO – Metti l’interprete di una delle sitcom più amate di sempre come How I Met Your Mother, aggiungi Harrison Ford in una nuova veste insolita e completa con dei temi che, solitamente, con la comicità non hanno nulla a che fare. Il risultato? È la nuova serie targata Apple TV+, Shrinking, creata da Bill Lawrence, Neil Goldman e Brett Goldstein con protagonista Jason Segel. Accanto a lui, il mitico Ford per l’appunto, Lukita Maxwell e Christa Miller. Una sit-com inusuale, almeno per come siamo abituati a intendere il genere. Dimentichiamo le vicende e le avventure di un gruppo di amici in una grande città per fare spazio a un nuovo modo per parlare di grandi temi, come la terapia e la morte.

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Jason Segel e Harrison Ford in Shrinking

Jason Segel è Jimmy, uno psicanalista la cui vita personale sta andando a rotoli quasi quanto quella dei suoi pazienti. Dopo la morte prematura della moglie, infatti, il rapporto con la figlia adolescente Alice (Lukita Maxwell) è diventato sempre più esile ed è sull’orlo della rottura. Il lutto è stato un duro colpo per Jimmy, che si è chiuso nel suo dolore tagliando fuori tutto e tutti. Per fortuna c’è Liz (Christa Miller), la vicina di casa impicciona che si è trasformata in una figura materna per la giovane Alice. Tutto cambia quando Jimmy scopre qualcosa che potrebbe cambiare la sua vita e la sua carriera, oppure distruggere quest’ultima.

Una scena di Shrinking

Essere uno psicanalista solitamente significa tenere per sé le proprie opinioni e accompagnare i propri pazienti in un percorso alla fine del quale dovrebbero arrivare alla soluzione dei propri problemi da soli. Ma cosa succederebbe se d’improvviso fosse lo psicanalista a velocizzare questo processo e dire in faccia ai pazienti cosa pensa davvero? Per Jimmy, la cosa rappresenta una vera e propria svolta che gli permette di aiutare davvero le persone. Di tutt’altro parere è il collega Paul Rhodes, un Harrison Ford in veste da psichiatra, che con il suo fare un po’ burbero e molto sarcastico lo prende per pazzo.

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Harrison Ford e Lukita Maxwell in una scena di Shrinking

È tutto ciò che serve a Shrinking per confezionarsi come un prodotto decisamente originale e innovativo in grado di trattare con ironia e leggerezza, senza mai scadere nella superficialità, tematiche che solitamente andrebbero meglio in una classica storia drammatica. L’umorismo della serie non è mai sopra le righe ma si mantiene su un’ironia sufficientemente contenuta per strappare un meritato sorriso nei momenti giusti, far riflettere quando ce n’è bisogno e commuovere quando non c’è più altro da fare. Uno show che dà la possibilità sia di una buona risata che di qualche liberatoria lacrima versata è cosa rara. Soprattutto oggi, è un bene che idee come questa riescano ad arrivare sui nostri schermi.

La video intervista a Brett Goldstein e Neil Goldman è a cura di Ileana Dugato: 

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