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Scream VI | Jenna Ortega, Ghostface e un horror troppo debole per sostenere l’eredità

New York, Ghostface, Jenna Ortega e Courteney Cox: ma il requel vale la visione? Non proprio…

Scream VI
Melissa Barrera e Jenna Ortega in attesa di Ghostface...
Freshly Popped

MILANO – Proprio come Scream, il nuovo requel Scream VI – firmato ancora una volta dal duo Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett – porta il franchise lontano da Woodsboro, la cittadina della California del primo capitolo. I sopravvissuti agli ultimi eventi si sono trasferiti a New York e ritroviamo così le sorelle Sam e Tara (Melissa Barrera e Jenna Ortega, reduce dal successo di Mercoledì) a Manhattan, per ricominciare una nuova vita, lontane (forse?) dai ricordi di un assassino che non lascia scampo. Ma una nuova serie di omicidi colpisce New York e un nuovo Ghostface mette il Core Four (sì, i sopravvissuti) ancora una volta in pericolo. Non solo: le maschere degli omicidi passati vengono lasciate sulle scene degli attacchi. Che la risposta a questa nuova ondata di sangue risieda nel passato? Probabile.

Scream VI
The Core Four, i sopravvissuti.

Mentre l’ultimo Scream sembrava troppo legato ai fasti dell’originale di Wes Craven, Scream VI decide da subito di inchinarsi al passato e lo celebra, facendo di questo requel – ovvero un film che sfrutta elementi di un altro film o di una serie già esistente – un film distinto e identitario della Generazione Z. Così si tuffa nei suoi stessi stereotipi, non prendendosi mai troppo sul serio e infilando una carrellata di omaggi non solo al capostipite della saga, ma a tutto l’horror degli anni Duemila. Un esempio? La scena in metropolitana, dove, tra luci intermittenti, ombre spaventose e neon, si intervallano il volto di Ghostface con quello di Hellraiser (evergreen del genere di cui aspettiamo il reboot nel 2023) e Kayako (lo spaventoso fantasma demoniaco di The Grudge), amalgamati tra le facce stanche e senza espressione di una generazione giovane e impassibile.

Scream VI
Non fatelo arrabbiare: Ghostface in Scream VI.

Scream VI diventa così la riconferma che il passato si mescola con il futuro, che ha già un nome. Ghostface non risparmierà nessuno, neanche i nuovi protagonisti ma lancia sempre un occhiolino indietro, quando Sidney – la dolce Sidney – era la preda designata, divenuta eroina a perdifiato di uno slasher che segnò un’epoca. Tanti spunti: nuova città, nuove atmosfere e una nuova protagonista, Jenna Ortega, simbolo della nuova generazione di spettatori dopo Mercoledì. Ma la domanda è un’altra: ne avevamo bisogno? Siamo ancora in grado di spaventarci con una telefonata? O rincorsi da un assassino con un costume di Halloween? Su una cosa non si può mentire: il nuovo Scream eccelle nelle uccisioni, più brutali che mai. Coltellate sanguinose e jump scare di tutto rispetto.

“Friends? No, qui Scream VI”. Courteney Cox al telefono.

Ma forse – scena dopo scena – la pellicola mette in scena troppi elementi, nuovo e vecchio non si mescolano alla perfezione anche se la Gale Weathers di Courteney Cox vale sempre la visione. Un gioco di personaggi, vittime e carnefici, non originale e forse si dovrà aspettare il terzo episodio conclusivo della nuova saga per completare il quadro e capire. Un requel che ci lascia con qualche punto interrogativo e con un finale decisamente non troppo brillante, dal sapore quasi amarcord. Una cosa è certa: Scream VI accontenterà i fan.

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