ROMA – «Sono rimasto colpito fin dalla prima lettura della sceneggiatura. Mi ha commosso, mi ha preso. Ho trovato una scrittura fluida, giovanile e che rispecchiava quello che io avrei voluto fare come come mio primo film. Anche nella descrizione dei personaggi ho trovato elementi che mi ronzavano nella testa. È stata una botta di fortuna che come prima sceneggiatura mi proponessero una storia in linea con il mio sogno di un’opera prima». Riccardo Antonaroli racconta così a Hot Corn La Svolta, debutto al lungometraggio presentato Fuori Concorso al Torino Film Festival con protagonisti Brando Pacitto, Andrea Lattanzi e Ludovica Martino. «La storia di due solitudini che si incontrano» nel cuore di Roma, alla Garbatella, perfettamente sintetizzata dal brano omonimo scritto per il film da Carl Brave. «È stato emozionate essere dall’altra parte: lui che vede qualcosa che ho fatto io, quando per tanto tempo ho ascoltato cose che ha fatto lui».
La video intervista a Riccardo Antonaroli è a cura di Manuela Santacatterina:
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