in

Noah Baumbach: «White Noise, la cultura pop e l’attualità del linguaggio di Don DeLillo»

Tra vite e morte, Danny Elfman e il sarcasmo: il regista racconta il film di apertura di Venezia 79

Noah Baumbach
Noah Baumbach a Venezia 79 con White Noise. Foto di Andrea Avezzù

VENEZIA – 2019. Noah Baumbach portava in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia Storia di un matrimonio, dolorosa e chirurgica analisi della fine di una relazione con protagonisti Scarlett Johansson e Adam Driver. Lo stesso protagonista del suo ultimo film, White Noise (Rumore Bianco), adattamento del romanzo omonimo del 1985 di Don DeLillo con il quale il regista ha aperto Fuori Concorso Venezia 79 e che vedremo su Netflix dal 30 novembre. Camicia azzurra e giacca beige, Baumbach è sbarcato al Lido con i suoi attori, il già citato Driver, la compagna e collaboratrice Greta Gerwig, Don Cheadle e Jodie Turner-Smith, per presentare la pellicola a stampa e pubblico. L’occasione per parlare del linguaggio di DeLillo e dei temi affrontati dal romanzo, ancora attualissimi, della colonna sonora di Danny Elfman e della demolizione sarcastica della cultura americana.

LA STORIA «Quando ho iniziato a rileggere il romanzo ha coinciso con l’inizio della pandemia. E non potevo credere a quanto fosse familiare e pertinente al periodo storico che stavamo vivendo, alle nostre vite. Ho iniziato a cercare di capire la storia che raccontava attraverso il mio linguaggio. Mi piace giocarci e l’ho trovato molto pertinente all’oggi. Il film parla anche del modo in cui cerchiamo di sviare la morte con strategie e rituali. Ma spesso ci trova ugualmente…».

Noah Baumbach
Greta Gerwig, Noah Baumbach e Adam Driver durante la conferenza stampa. Foto di Andrea Avezzù

IL ROMANZO «L’opera di DeLillo? È una satira del mondo accademico, della cultura pop e di come il mondo accademico abbia alimentato la cultura pop. Ad esempio nel film si vede come lo studio su Hitler e Elvis, siano livellati, abbiano lo stesso peso. L’ho trovato molto interessante e umoristico. Nel libro abbiamo visto la capacità di prendere quel linguaggio sulla cultura pop e trasformarlo in dialogo trovando anche molte analogie cinematografiche».

Noah Baumbach e il cast di White Noise. Foto di Andrea Avezzù.

IL LINGUAGGIO «La storia è quella della cultura americana e il film è ambientato negli anni della mia adolescenza, quelli della mia formazione cinematografica. Per questo film sono stato in grado di utilizzare un linguaggio particolare. Penso a Brian DePalma che diceva come Hitchcock abbia reso disponibili per tutti noi determinate cose. Ho sfruttato tutti i linguaggi che avevo a disposizione e DeLillo me l’ha reso possibile, il materiale che avevo a disposizione ha dettato le mie scelte».

Un momento dell’incontro stampa a Venezia 79

LA COLONNA SONORA «Non avevo mai lavorato prima con Danny Elfman ma mentre riflettevo al periodo in cui è ambientato e ai toni che volevamo dare al film ho pensato fosse l’ideale perché la sua musica ha più strati e ha umorismo. Ha lavorato in film di generi molto diversi. Il film parla di vita e morte e dobbiamo riconoscere che coesistono. Abbiamo parlato di contrasti, inserendo musica elettronica e orchestrale, musica romantica o pulsante».

Qui sotto potete vedere il trailer di White Noise:

Lascia un Commento

marcia su roma

Mark Cousins: «Marcia su Roma, il cinema come arma e la fiducia nel futuro»

Kevin Costner Venezia

Storie Veneziane | Quella volta che Kevin Costner portò Fandango al Lido