ROMA – E adesso, anche l’Oscar per la storia di Basel, attivista palestinese di Masafer Yatta, in Cisgiordania, che combatte fin dall’infanzia l’espulsione di massa della comunità da parte dell’occupazione israeliana. Documenta lo sradicamento dei villaggi nella regione, dove i soldati israeliani stanno demolendo le case. Ad un certo punto incontra Yuval, giornalista israeliano, che lo sostiene. Si sviluppa un’improbabile alleanza, ma il rapporto tra i due è messo a dura prova dall’enorme disuguaglianza tra loro. Parte da qui No Other Land, testimonianza di un collettivo israelo-palestinese di quattro giovani attivisti – Basel Adra, Yuval Abraham, Hamdan Ballal e Rachel Szor – presentato in concorso alla scorsa Berlinale e insignito del premio per il Miglior Documentario agli Oscar. Un atto di resistenza creativa ora in sala con Wanted Cinema
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