MILANO – Benvenuti nel futuro, sta partendo l’era di Naomi Scott. Appena vista nei panni della splendida principessa Jasmine di Aladdin, la ventiseienne londinese di origini indiane, è il nome su cui puntare per gli anni a venire, ed è in procinto di aumentare la sua popolarità anche in vista dell’imminente Charlie’s Angels – atteso per il prossimo novembre – che la vede al fianco di una diva ormai affermata come Kristen Stewart e della giovane Ella Balinska.

Prima di diventare l’attrice che ha incantato sul “tappeto volante” milioni di spettatori in tutto il mondo – incasso globale oltre 700 milioni di dollari -, la Scott è una cantante e, al suo attivo, ha già pubblicato due EP, Invisible Division (2014) e Promises (2016). Non è un caso che la Disney e il regista Guy Ritchie abbiano affidato alla sua voce le note di Speechless, la canzone inedita del live action, un autentico inno femminista.
La scelta della Scott nel ruolo di Jasmine ha suscitato però qualche malumore: considerata la contestualizzazione orientale del film, per alcuni è stata un’occasione persa per la Disney quella di non aver scelto un’attrice araba. Ciononostante, è difficile pensare a un casting più riuscito: nel film, Naomi è una principessa ostinata e appassionata, il cui coraggio e la cui bellezza tolgono il fiato. Figlia di pastori di una chiesa pentecostale, Naomi rivelò di avere notevoli doti canore già da bambina, quando ogni domenica lei e la sua banda si dedicavano al gospel.

L’interesse per il cinema si è sviluppato più tardi, accompagnato soprattutto dall’amore per il calcio, a cui ha contribuito una pellicola che è un vero manifesto di orgoglio femminile e riscatto sportivo, Sognando Beckham: «Quando ho visto quel film, mi è sembrato che parlasse direttamente a me. Ero una ragazza indiana in Inghilterra che voleva giocare a calcio. Soltanto più tardi mi sono accorta di avere più talento nella recitazione».

La Scott (ve la ricordate anche nel sottovalutatissimo film sui Power Rangers? Era Kimberly Hart, la Pink Ranger) si è avvicinata all’universo Disney da adolescente, recitando prima nella serie Life Bites, e poi a diciassette anni nel film tv per ragazzi Lemonade Mouth, un teen movie che percorre l’onda di High School Musical, la storia di cinque studenti che formano una band dopo essersi incontrati in un riformatorio.

Si era già innamorata a quell’età dell’attuale marito Jordan Spence, calciatore all’epoca ventunenne che oggi milita nell’Ipswich Town, appena retrocesso in League One (la serie C inglese), dopo essere stato considerato per alcune stagioni una promessa delle giovanili del West Ham. E così, diversamente da Spence, ci sono tutte le premesse perché Naomi mantenga invece le aspettative di una carriera ad “alta classifica”.
Qui una featurette su Speechless, il brano di Aladdin:
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