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L’altra faccia di Ennio Morricone | Dietro le quinte di Morricone Segreto

Pop, psichedelia e molto altro: una nuova raccolta rivela perle nascoste negli archivi CAM Sugar

«Cucù!». Ennio Morricone sulla copertina di Morricone Segreto.

MILANO – Ventisette brani, un patrimonio composto da chicche e perle nascoste negli archivi, un percorso lontano dai grandi temi conosciuti per provare a riscoprire parte del catalogo di un genio assoluto: parte da qui Morricone Segreto, nuova raccolta appena pubblicata in tutto il mondo da CAM Sugar in cui ascoltiamo brani che Ennio Morricone scrisse per film minori o che ebbero meno fortuna, da Un uomo da rispettare di Michele Lupo (con Kirk Douglas) a Mio caro assassino di Tonino Valerii passando per Spogliati, protesta, uccidi di Vittorio De Sisti. Abbiamo chiesto a Pierpaolo De Sanctis – curatore del progetto per CAM Sugar – di portarci dietro le quinte di Morricone Segreto.

L’IDEA – «L’idea alla base di Morricone Segreto? Lavorare su un repertorio differente, più affascinante: tutti noi conosciamo bene il Morricone mainstream, quello dei grandi temi, ma lui lavorò sempre a ritmi vertiginosi, basta calcolare che negli anni Sessanta e Settanta riusciva anche a registrare quindici colonne sonore all’anno. Eppure il livello della sua musica era sempre alto, anzi, più il film era minore e più lui cercava di riscattarlo con una grande colonna sonora. Ci ha molto affascinato questo corto circuito tra un contesto alto – quello della musica assoluta e contemporanea che amava molto – appllicato a un contesto culturale di tipo popolare».

LE SORPRESE – «Sono molte le sorprese in Morricone Segreto, a partire dai brani presi da Il bandito dagli occhi azzurri, una colonna sonora che scrisse nel 1980 per il film con Franco Nero. L’idea era costruita su un linguaggio jazzistico che Morricone non amava particolarmente, ma capì che funzionava e così ecco tutto il suono girare attorno al trio Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto e Riccardo Del Fra. Poi ci sono pezzi di Stark System, film diretto da Armenia Balducci e interpretato da Gian Maria Volonté, o L’automobile con Anna Magnani. Insomma, molti aspetti diversi da cui emerge anche un Morricone psichedelico, che da una parte assorbiva il suono del tempo e dall’altra rifaceva tutto a modo suo. Un pezzo da ascoltare? Vi consiglio di sentire Tette e Antenne, Tetti e Gonne, capolavoro pop lounge inciso per La smagliatura».

IL FILM SCOMPARSO – «Tra i brani inseriti nella raccolta ce ne sono tre che appartengono a un film che è letteralmente scomparso dalla circolazione, svanito nel nulla: si chiama Lui per lei, una pellicola del 1971 diretta da Claudio Rispoli, che non è mai uscita in sala, non l’ha mai visto nessuno, se non qualche critico dell’epoca. Pare anche che tra i produttori ci sia Marco Ferreri, il che aumenta lo status di cult. La colonna sonora non uscì mai, non venne mai pubblicata, ma cercando in archivio abbiamo trovato un nastro con alcune delle tracce che Ennio Morricone scrisse ed è stata una rivelazione…».

  • Qui il trailer di Morricone Segreto:

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