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Moonfall | Roland Emmerich, i complotti e il disaster movie che non ci meritavamo

Disastro assicurato: la Luna si sta schiantando sulla terra. A salvarci (forse) Halle Berry e Patrick Wilson

Moonfall, il disaster movie di Emmerich
Moonfall, il disaster movie di Emmerich

ROMA – Ci risiamo, Roland Emmerich l’ha fatto di nuovo. Dopo la pausa bellicosa di Midway, e ancora prima con Independence Day – Rigenerazione e Stonewall, il regista tedesco è tornato sulle tracce del disaster movie in stile 2012 e The Day After Tomorrow. Questa volta, mischiando teorie complottistiche e ansie generalizzate, il pericolo per la Madre Terra arriva direttamente dalla Luna che, secondo Moonfall (scritto insieme a Harald Kloser e Spenser Cohen), altro non è che una sorta di satellite artificiale, con un nucleo cavo e con un’orbita ballerina. Già perché i guai (e che guai!), in un incipit abbastanza confuso che getta immediatamente nella mischia diversi personaggi, arrivano quando viene scoperto casualmente che la Luna, appunto, sta entrando in rotta di collisione con la Terra.

Patrick Wilson è Brian

Com’è possibile? Appunto. È impossibile. Ma al cinema di Emmerich, che vi piaccia o no, della credibilità importa meno di zero, e dunque prima di vedere Moonfall sappiate che per due ore e dieci dovrete sospendere l’incredulità, anche quando l’impossibile stesso è elevato all’ennesima potenza. Detto ciò, e sottolineato il fatto che la Luna mai si schianterà sul nostro piccolo pianeta (anzi, ogni anno si allontana di circa 4 centimetri scarsi), il grande problema che riscontriamo nella sua idea di cinema è che finisce ogni volta per prendersi troppo sul serio, nonostante i suoi disaster movie siano delle gigantesche e roboanti assurdità. Chiaro, l’immaginazione visiva e la potenza della fantasia sono essenziali nel cinema, eppure vengono messe in secondo piano da una sconnessione di intenti e, soprattutto, di personaggi.

I protagonist di Moonfall
I protagonist di Moonfall: John Bradley, Halle Berry e Patrick Wilson

La storia? Come detto, Moonfall inizia in una stazione orbitante: Brian (Patrick Wilson) e Jocinda (Halle Berry) sono vittime di un incidente dai contorni misteriosi e, quando tornano sulla Terra, finiscono per scontrarsi con la NASA. Brian mollerà la tuta d’astronauta, mentre Jocinda diventerà un pezzo grosso dell’Agenzia. Dieci anni dopo KC Houseman (John Bradley), aspirante scienziato con le manie dei complotti, prevede che la Luna nel giro di una manciata di giorni distrugga l’umanità. Il motivo, sembra, è da rintracciare all’interno del satellite stesso. Scopriamo infatti che non è fatto di roccia, e ospita nel suo nucleo una sorta di forza maligna che, riassumiamo, è composta da nano tecnologia senziente (!). Per ovviare all’apocalisse, un’unica e disperata speranza: un vecchio shuttle da museo tornato a far volare da Brian e Jocinda, mentre le loro sparpagliate (e confusionarie) famiglie lottano per schivare maree altissime ed enormi meteoriti.

moonfall
Si salvi chi può…

Tra relazioni e situazioni spinte al limite dell’assurdo, e almeno quattro o cinque sequenze copiate-e-incollate dai precedenti 2012 e The Day After Tomorrow (sequenze che mantengono comunque un certo fascino creepy e ansiogeno), Emmerich con Moonfall tenta il tutto per tutto escogitando il disastro per eccellenza, il doomsday totale, quello che nessuno mai vorrebbe vivere. D’altra parte, non lo vorremmo neanche vivere al cinema, o almeno non lo vorremmo vivere in modo tanto sconclusionato. E c’è da chiedersi il motivo che ha spinto il regista di Independence Day (quello sì, che era un gran blockbuster…) a tornare a girare pellicole del genere, in quanto il cinema d’intrattenimento vive oggi sotto altre regole, altre leggi e altre platee. Platee ormai resistenti e difficilmente impressionabili.

Qui il trailer di Moonfall:

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