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Mark Strong: «La famiglia, la vendetta, la paranoia: Deep State e l’equilibrio del mondo»

Intrighi politici e scelte individuali: l’attore racconta a Hot Corn la nuova serie FOX in onda dal 9 aprile

Mark Strong nel ruolo di Max Easton in Deep State.

Mark Strong torna in televisione, questa volta per una spy story decisamente fuori dal comune, Deep State – in onda dal 9 aprile alle 21.50 su Fox HD – dove gli intrighi politici s’intrecciano con gli interessi personali. Il suo alter ego, Max Easton, è infatti un ex agente segreto del MI6 che ritorna in azione solo per vendicare la morte del figlio, ma ignora di essere al centro di una trama ben più fitta e pericolosa di quanto immaginasse. L’attore inglese, figlio di padre italiano e mamma austriaca, rappresenta un enigma insondabile: glaciale durante l’anteprima della serie al Mip Com di Cannes, sembra la personificazione stessa del mistero, perché molto spesso quello che non dice durante l’intervista è più importante di quello che racconta.

Mark Strong in una scena di Deep State.

LE MANOVRE «Deep State sconvolge gli equilibri così come li conosciamo e mostra manovre politiche sotterranee, segreti, menzogne e misteri. Quello che vediamo è solo la punta dell’iceberg, mentre la verità cova molto più a fondo. C’è molta corruzione e la stessa guerra diventa un business: si specula sul caos altrui, com’è successo nella guerra in Iraq. Le intenzioni della serie sono proprio queste, mostrare che la realtà non è in bianco e nero.»

IL BELLO «Il mio personaggio, Max Easton, ha preso decisioni discutibili, ha fatto scelte orribili. Da qui nasce il suo conflitto interiore, le zone d’ombra della sua moralità. Si trova ad agire in un mondo diviso, combattuto, in lotta, ecco perché lo schermo propone sempre fusi orari diversi. La produzione della serie è di altissimo livello e i risultati si vedono, anche grazie alle location di ampio respiro».

Strong con Karima McAdams e Joe Dempsie, gli altri due protagonisti della serie.

LA VENDETTA «All’inizio di Deep State c’è un forte elemento di vendetta. Max vuole onorare la memoria del figlio ma non si rende conto delle dimensioni che la missione assume. Il pubblico però capisce subito il peso delle cospirazioni in termini di conseguenze, non solo a livello globale ma individuale. E questo coinvolge tutti: cosa sareste disposti voi a fare se la vita di qualcuno che amate fosse in pericolo?»

LA PAURA «Si dice che viviamo nell’epoca più instabile della storia del mondo. No, non ne sono convinto. Quando mai ci siamo sentiti al sicuro? La Terra è sempre massacrata da conflitti e violenze, basti pensare alle due Guerre Mondiali del secolo scorso. Ecco perché faccio una distinzione tra la paura fisica e quella emotiva. Davanti a questo clima carico di attriti e tensioni tutto mi sento tranne che tranquillo…»

Ancora Strong in Deep State.

LA COSPIRAZIONE «A dir la verità non sono uno che specula sulla dietrologia e passa tempo ad alimentare teorie cospirazioniste, quindi non posso dirne di averne una che mi sta particolarmente a cuore. Però ancora oggi m’intriga l’assassinio di Kennedy. Insomma, com’è possibile che il proiettile sia partito da una distanza del genere? Si tratta di bravura? Fortuna? Oppure forse dietro c’era molto altro. Non so se lo scopriremo mai…»

LEZIONE DI VITA «La cosa più importante che ho imparato con l’esperienza? Che nella vita nulla conta maggiormente del modo in cui ti comporti con gli altri. La compassione, la solidarietà, l’empatia: tutto il bene di cui ti circondi dipende da te. Abbiamo tutti un tempo limitato da vivere e dovremmo fare in modo di metterlo a frutto. Vorrei essere ricordato per essere stato una brava persona, uno di quelli che teneva agli altri».

  • Il trailer di Deep State, in onda dal 9 aprile su FOX:

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