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Henry Cavill, L’uomo d’acciaio e quel Superman che non teme nemmeno il Covid-19

Dal Coronavirus al vin brulè: su Instagram Henry Cavill usa la mascherina e cita i versi di John McCrae

Superman Vs Coronavirus. Henry Cavill in posa sul suo profilo Instagram.

PARIGI – Discusso e criticato, amato e odiato con la stessa intensità, addirittura indicato come principale colpevole del parziale flop del DC Extended Universe: non si può dire che al povero Henry William Dalgliesh Cavill in arte Henry Cavill abbiano mai risparmiato una critica in carriera, anzi, se c’era da colpire qualcuno era spesso il bersaglio preferito. Eppure – ripensandoci ora mentre scriviamo queste righe – il suo primo Superman, L’uomo d’acciaio diretto da Zack Snyder, alla fine del viaggio nei cinema (bei tempi) aveva incassato un buon 670 milioni di dollari al botteghino, insomma, pas mal, come direbbero qui, per un presunto flop.

L'uomo d'acciaio
Mascherina d’ordinanza per Henry Cavill.

Così, dopo salutato Superman nella nuova serie HBO Zack Snyder’s Justice League (al momento in post-produzione) e averlo visto di recente nel ruolo di un’altra icona come Sherlock Holmes in Enola Holmes, noi di Hot Corn abbiamo deciso di dedicargli una puntata del nostro Social Life per cercare di capire cosa sta facendo il buon Henry in queste settimane. Mascherina mimetica blu sul volto, Cavill, recluso in Inghilterra causa pandemia, si sta riprendendo dall’infortunio al tendine del ginocchio, ma non solo, si sta anche rimettendo in forma dopo le abbondanti abbuffate natalizie (e bevute visto che in un post cita il mulled wine, ovvero il vin brulè).

L'uomo d'acciaio
L’uomo d’acciaio

Ma non solo, perché Cavill, a dispetto del fisico da macho totale (l’autrice di Twilight, Stephanie Meyer, ha ammesso candidamente che era lui il suo Edward Cullen, altro che Pattinson) è anche un uomo molto intelligente e alquanto sensibile, come dimostra uno dei post su IG dedicato interamente alle parole di John McCrae. E chi era costui, direte voi? McCrae (1872-1918) è stato un poeta, medico e militare canadese, celebre soprattutto per aver scritto la poesia Nei campi di Fiandra, la stessa che cita Cavill: «Nei campi delle Fiandre soffiano i papaveri, tra le croci, fila su fila. Quel segno è il nostro posto; e nel cielo le allodole, ancora coraggiosamente cantando, volano appena udite tra le cannonate, sotto». Altro che homme d’acier, altro che uomo d’acciaio…

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