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Les Olympiades | Il lockdown in bianco e nero nel film di Jacques Audiard

Tre ragazze e un ragazzo confinati nel 13° arrondissement di Parigi. Lo vedremo anche in Italia

Les Olympiades
Les Olympiades

MILANO – La storia del cinema può a volte contare su cineasti che, pur rinnovandosi di continuo, non realizzano mai meno che capolavori: Jacques Audiard è uno tra questi. Faceva ben sperare già Regarde les hommes tomber con il quale si aggiudicò il suo primo César alla miglior opera prima. Torna adesso in concorso a Cannes dopo essere stato premiato in patria e nel mondo intero per ognuno dei suoi otto film precedenti! Pensate che nel solo festival di Cannes gli son già stati tributati riconoscimenti per la migliore sceneggiatura di Un héros très discret, il Gran Prix Speciale della Giuria per Il profeta e l’ambita Palma d’oro per Dheepan – Una nuova vita. Un regista europeo di tale levatura non poteva evidentemente sfuggire ai vigili occhi di Hollywood: è del 2018 il suo ultimo capolavoro I fratelli Sisters, esordio in lingua inglese con John C. Reilly, Joaquin Phoenix e Jake Gyllenhaal premiato con un Leone d’argento per la migliore regia a Venezia.

Les Olympiades
Parigi in bianco e nero

Ma come ha deciso Audiard di rispondere ad un tale successo internazionale? Con Les Olympiades, racconto in bianco e nero della vita ai tempi del lockdown di quattro ragazzi nel tredicesimo arrondissement di Parigi, noto appunto in patria come Les Olympiades. Lo stesso Thierry Fremaux, delegato generale del Festival, si è chiesto pubblicamente in conferenza stampa a cosa alludesse questo titolo per nulla legato alla manifestazione olimpica: il distretto parigino prende in realtà il nome da una serie di torri residenziali così chiamate (le più alte portano nomi di storiche città ospitanti). I quattro protagonisti Émilie, Camille, Nora e Amber (tre ragazze ed un ragazzo) sono nel pieno della delicata fase dell’adolescenza e si scopriranno talvolta amici e talvolta amanti. Sarà interessante scoprire se Audiard sia stato influenzato da Conte d’été di Rohmer, in Italia noto anche come Un ragazzo, tre ragazze. Ciò che è certo è che, a detta dello stesso sito ufficiale del festival, i quattro sapranno ridefinire cosa sia l’amore moderno.

Una scena di Les Olympiades
Una scena di Les Olympiades

Il film è liberamente ispirato alla collezione di racconti a fumetti Killing and Dying di Adrian Tomine (quotato vignettista del New Yorker), tradotto in Italia come Morire in piedi e edito da Rizzoli. Oltre a Léa Mysius, collabora alla sceneggiatura colei che ha vinto questo premio nell’ultimo festival in presenza: la Céline Sciamma di Ritratto della giovane in fiamme. Non sarà stata certo casuale la scelta della sceneggiatrice più esperta nel raccontare turbamenti sessuali dall’infanzia alla giovinezza attraverso titoli quali Tomboy e Diamante nero. La regista e sceneggiatrice ha qui peraltro ritrovato Noémie Merlant, una delle due protagoniste del suo meraviglioso film. In merito alla scelta del bianco e nero, Audiard riflette sul fatto che la sua giovane cultura cinematografica è stata effettivamente pregna di sontuosi bianchi e neri, ma era necessario che Alfonso Cuarón realizzasse Roma perché anch’egli si convincesse a lanciarsi nell’antico metodo. Di pochi giorni fa la rincuorante notizia secondo cui Les Olympiades arriverà in Italia grazie a Virtuose Pictures e Europictures in collaborazione con Cine1 Italia: lo attendiamo con ansia!

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Qui il trailer del film:

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