in

L’amicizia secondo la Generazione Z | Olivia Wilde spiega La rivincita delle sfigate

Due ragazze, due amiche e un film irresistibile, in sala dal 21 agosto. L’attrice racconta il suo debutto

Beanie Feldstein e Kaitlyn Dever ne La rivincita delle sfigate.

LOS ANGELES – Da The O.C. a Drinking Buddies fino a 1984 sul palco di Broadway e ora, dopo essersi dedicata alla regia di video per artisti come Drake, Thirty Seconds to Mars e Red Hot Chili Peppers (Dark Necessities, lo potete vedere qui sotto), Olivia Wilde fa il suo (brillante) debutto come regista in un folgorante inno alla Gen Z:  La rivincita delle sfigate, in Italia in sala dal 21 agosto. Qui, due amiche, Molly (Beanie Feldstein) e Amy (Kaitlyn Dever) arrivano alla terribile consapevolezza che, nonostante siano state ammesse al college, hanno perso feste, divertimento ed eccessi. Così, quando scoprono che i loro compagni più avvezzi ai party sono stati comunque ammessi all’università, decideranno di recuperare in una sola notte. Ce la faranno?

Olivia Wilde sul set con Kaitlyn Dever e Beanie Feldstein.

Per Olivia Wilde, che abbiamo incontrato a un Q&A al SAG-AFTRA a Los Angeles dopo la proiezione del film, La rivincita delle sfigate è stata un’opportunità unica per immergersi in una commedia sincera capace di mescolare realismo, ironia ma anche affrontare questioni importanti come l’immagine del corpo che affligge le donne di tutte le età: «Perché qui dentro c’è la mia prospettiva su cinema e società, una lettera d’amore alle giovani generazioni: voglio raccontare storie che significhino qualcosa, storie che avvicinano».

Ancora Wilde, Feldstein e Dever sul set.

LA REALTÀ «La mia intenzione era creare ambienti e situazioni che mettessero in mostra i talenti naturali di Beanie e Kaitlyn. Il loro modo di essere è divertente e intelligente. Una cosa che mi viene in mente spesso è la scena della danza all’esterno dell’appartamento di Molly. Le ragazze ballavano ogni volta che si vedevano al mattino e ho pensato che fosse una perfetta illustrazione di chi sono individualmente e di come si comportano. Doveva essere l’inizio del film».

LA SOUNDTRACK «La composizione di una colonna sonora è entusiasmante: ho vissuto dei viaggi emotivi attraverso le musiche dei film, da La vita è un sogno a Breakfast Club a Una pazza giornata di vacanza, film che hanno colonne sonore mozzafiato. Non ho assegnato arbitrariamente 15 canzoni alle scene, ma si trattava di creare una collaborazione tra la sequenza e la canzone e trovare musica che riflettesse l’energia di quel punto della storia. Dan The Automator è stato perfetto, l’uomo giusto al momento giusto».

AMY E MOLLY «Mi è piaciuta l’opportunità di avere due donne diverse che si vogliono così bene. Volevo creare due personaggi diversi che si capivano ancora profondamente e si amavano e si valutavano a vicenda. Le ragazze hanno lavorato tanto creando i loro personaggi e aggiungendo sfumature, sottigliezza e dettagli. Kaitlyn suona l’autoharp nella vita e un giorno ha detto: “Forse il mio personaggio dovrebbe suono l’autoharp?”. Ed ero tipo: “È fantastico! Chi ha mai visto l’autoharp prima?”… Sono entrambe ragazze così affascinanti che hanno permesso ad alcune delle loro idiosincrasie di manifestarsi nei rispettivi personaggi».

Beanie Feldstein e Olivia Wilde in un’altra pausa.

IL FEMMINISMO «La scena della Barbie? Ero davvero entusiasta di aver fatto quella sequenza, perché mi sono divertita pensando a due giovani ferventi femministe diventare la manifestazione dell’oggettivazione della donna. E si ritrovano con la loro anatomia completamente scombussolata. Poi è un momento comedy molto divertente. I video? Mi è servito girare video da regista come Dark Necessities dei Red Hot per iniziare questo viaggio».

HIGH SCHOOL «Abbiamo avuto modo di lavorare con una grande direttrice di casting che ha lanciato qualsiasi cosa, da Freaks e Geeks a Superbad, a The Office, a Veep – è nota per aver scoperto generazioni di ensemble comici, ma abbiamo fatto di tutto perché questo film fosse diverso. Volevo freschezza e autenticità, andando oltre agli attori che il pubblico è abituato a vedere. Trascorrevo molto tempo a scovare le scuole superiori e fare le mie ricerche. Quello che sapevo è che il liceo americano in questo momento non è un posto solo bianco – c’è ogni tipo di studente lì. E volevo davvero fare il possibile per assicurarci di vedere il talento di tutte le razze e i sessi».

  • Qui il trailer de La rivincita delle sfigate:

Lascia un Commento

HOT CORN TV | Con Gerard Butler e Morgan Freeman sul set di Attacco al Potere 3

La savana in digitale | Jon Favreau, Simba e il photo-real de Il Re Leone