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La Cocina | Rooney Mara e un ristorante come microcosmo dell’America (e del Mondo)

Sogni, speranze, amore, politica. Fari puntati su uno dei film in concorso più attesi della Berlinale

Rooney Mara, Raúl Briones e il cuore di La Cocina di Alonso Ruizpalacios, in concorso alla Berlinale 74
Rooney Mara, Raúl Briones e il cuore di La Cocina di Alonso Ruizpalacios, in concorso alla Berlinale 74

ROMA – La Cocina di Alonso Ruizpalacios racconta del The Grill, una trappola per turisti di New York che all’ora di punta serve migliaia di clienti in un normale venerdì. Sono scomparsi dei soldi dalla cassa e tutti i lavoratori sono stati interrogati. La maggior parte di loro sono immigrati clandestini e lottano per difendere il proprio lavoro, il loro unico posto legittimo al mondo, mentre preparano una serie infinita di piatti, cercando di tenere il passo con il flusso costante di ordini che arrivano dalla sala da pranzo. Uno dei cuochi è Pedro (Raúl Briones), un giovane messicano che cerca dalla vita più di quanto questo lavoro possa offrire.

Rooney Mara e Raúl Briones in un momento de La Cocina
Rooney Mara e Raúl Briones in un momento de La Cocina

È un sognatore e un piantagrane, ed è innamorato di Julia (Rooney Mara), una cameriera americana che non può impegnarsi in una relazione con un immigrato privo di documenti. Rashid (Oded Fehr), il proprietario del locale, ha promesso di aiutare Pedro con i suoi documenti. Ma quando Pedro viene accusato di aver rubato i soldi, e poi scopre che Julia ha abortito, vede rosso e si avvia verso un atto che fermerà la catena di produzione in cucina una volta per tutte. Basato su The Kitchen, acclamata opera teatrale di Arnold Wesker, La Cocina è un tributo tragico e comico alle persone invisibili che preparano il nostro cibo.

Un estratto del poster promozionale de La Cocina di Alonso Ruizpalacios
Un estratto del poster promozionale de La Cocina di Alonso Ruizpalacios

Una pellicola che parte da lontano nella vita di Ruizpalacios: «Ho iniziato a fantasticare su questo film quando lavoravo come lavapiatti e cameriere al Rainforest Cafe nel centro di Londra durante i miei giorni da studente. Ed è stato anche il momento in cui ho letto per la prima volta la commedia di Arnold Wesker. Leggere lo spettacolo nello stesso periodo in cui lavoravo in una cucina industriale ha reso l’esperienza molto più interessante (e le giornate lavorative sopportabili). Sono rimasto colpito dal complesso sistema di caste che ancora esiste nelle cucine e che sono una parte essenziale del loro funzionamento. Come per l’equipaggio di una nave, la gerarchia non è qualcosa da prendere alla leggera dietro le porte oscillanti del ristorante».

Rooney Mara in una scena del film
Rooney Mara in una scena del film

Altro elemento a favore de La Cocina è la componente che le frontiere, fisiche e non, assumono all’interno della narrazione: «Le frontiere giocano un ruolo importante in questo film: fisiche, spirituali e sociali. La struttura verticale della cucina è l’ambiente perfetto per esplorare ciò che si nasconde dietro una società divisa e bloccata nello stesso spazio abitativo. Visto sotto questa luce, un ristorante di New York City, con le sue marcate divisioni tra Front e Back of House, tra Management e Workforce, American e Foreigner, diventa una metafora perfetta del mondo moderno. La Linea dove i cuochi depositano il cibo in uscita affinché i camerieri possano portarlo in sala, diventa un ricordo concreto di queste frontiere».

Un dettaglio di un'aragosta in La Cocina
Un dettaglio di un’aragosta in La Cocina

È su di esse che si gioca la partita di La Cocina nel suo traslarsi dal particolare al generale per parlare dell’America e dei suoi delicati equilibri contemporanei. Tutto intorno, il rapporto tra Pedro e Julia, fatto anch’esse di barriere socio-culturali: «L’impossibile storia d’amore di Pedro e Julia suona come una rom-com alla rovescia. Facciamo il tifo per questa strana coppia in ogni fugace incontro tra un ordine e l’altro: mentre ridono, flirtano, litigano e si baciano tra frigoriferi e corridoi. In un certo senso, i personaggi stessi rispecchiano il rapporto tra Messico e Stati Uniti: uniti e per sempre separati». Il film è prodotto da Fifth Season, Seine Pictures, Astrakan Film AB, Filmadora e Panorama Global.

  • VIDEO | Qui per il teaser del film 

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