in

Jackass Forever | I vent’anni di uno show folle, tra MTV, stunt estremi e Spike Jonze

La banda capitanata da Steve-O torna per un nuovo capitolo cinematografico. Ma come è iniziato tutto?

Jackass Forever
Uno degli stunt di Jackass Forever

PALERMO – Johnny Knoxville, Bam Margera, Steve-O, Jason “Wee-Man” Acuña, Chris Pontius, Ryan Dunn, Preston Lacy, Dave England, Ehren McGhehey. Ai più potrebbero non dire molto questi nomi. Chi invece ha vissuto l’età d’oro di MTV lo sa già. Nei suoi gloriosi anni novanta infatti, accanto ad All The Small Things dei blink-182 e Beavis and Butthead, potevi trovare in seconda serata un clip show di squinternati stuntmen disposti a tutto (letteralmente a tutto!) per realizzare i propri trick estremi. Erano gli anni di Jackass e di quella sigla (Corona dei Minutemen) con quel riff di chitarra country a cui bastava un semplice ascolto svogliato per entrarti in testa.

La banda di Jackass è tornata!

La vita di Jackass è sempre stata legata a quella di Big Brother. Non è però dell’omonimo orwelliano di 1984 di cui parliamo né dell’ancora più celebre omonimo reality. Il Big Brother di Jackass era una magazine sportivo specializzato in skateboard fondato nel 1992 da Steve Rocco e che come editore capo aveva niente meno che il Larry Flynt di Hustlers. Tra le sue firme c’erano proprio Pontius e Jeff Tremaine che di Jackass sarà co-fondatore e regista. Tutto parte però da un giovanissimo Johnny Knoxville. Appena arrivato a Los Angeles contattò alcune testate giornalistiche proponendo loro una collaborazione decisamente particolare. Sulla scia del suo eroe personale, il pioniere del gonzo journalism Hunter S. Thompson, Knoxville voleva testare su sé stesso delle attrezzature per l’autodifesa così da determinarne peculiarità e debolezze. Nessuno lo prese sul serio. Nessuno tranne Big Brother ovviamente.

Jackass Forever
Una scena di Jackass Forever

Nel 1999 Tremaine lo mise alla prova filmandolo mentre testava (con indosso chiaramente un giubbotto antiproiettile) dello spray al peperoncino, una pistola stordente, un taser, e una calibro 38. Contemporaneamente un giovane Bam Margera del Pennsylvania aveva fondato la crew CKY – Camp Kill Yourself e trascorreva le giornate filmando famiglia e amici (tra cui Ryan Dunn) per dei video demenziali zeppi di scherzi, stunt, e acrobazie con lo skate (l’originale Viva la Bam). Divennero dei piccoli cult che attirarono l’attenzione di Tremaine. Riteneva Margera l’altra faccia della medaglia: il perfetto complementare giocoso ai numeri estremi di Knoxville. L’ultimo pezzo del puzzle di Jackass è Spike Jonze che di Tremaine era grande amico ed è qui che mosse i primi passi registici.

Steve-O alle prese con una delle (dolorose) prove presenti nel film

Venne così realizzata una demo dal titolo Assh*les che fu fatta girare tra diverse reti. Si fecero sotto la SNL – Saturday Night Live, Comedy Central ed MTV. La spuntò il giovane canale musicale che offrì a Knoxville, Tremaine, e Jonze un appuntamento settimanale di mezz’ora oltre che un maggior controllo creativo. Fecero loro un unico appunto: cambiate nome perché non possiamo mandare in onda uno show chiamato Assh*les. Divennero Jackass e fu così che ebbe inizio la loro folle favola televisiva. Debuttò l’1 ottobre 2000. MTV raggiunse i più alti ascolti domenicali della sua storia con oltre 2,4 milioni di spettatori. Nessuno riuscì a comprendere il segreto del loro sensazionale successo. L’allora presidente di MTV, Van Toffler, dichiarò ironicamente al riguardo: “Sapevamo solo che c’erano un mucchio di idioti là fuori che avevano una tolleranza molto alta al dolore e alla stupidità”.

Jackass
Jason Acuña, uno dei volti storici di Jackass

Dalla seconda stagione in poi però i rapporti tra i Jackass e i censori divennero sempre più tesi. La libertà creativa promessa da Toffler lasciò il posto ad una censura sempre più pressante. Iniziarono a mettere paletti. A restringere il campo di ciò che si poteva e non si poteva mostrare in televisione. Questo influì sulla spontaneità e la follia che aveva da sempre caratterizzato Jackass. Da qui la necessità di passare al medium cinematografico. Cosa che effettivamente avvenne nel 2002 dopo la terza stagione. Come produzione Paramount (ma sempre distribuito da MTV) nacque un Jackass: The Movie concepito da Knoxville, Tremaine e Jonze come una sorta di lunga puntata per il cinema con cui salutare in grande stile il proprio pubblico. Appena 5 milioni di dollari di budget: ne incasserà otto volte di più. Il mondo era ai loro piedi.

Jackass
Fa male solo a guardarla…

Il dichiarato addio si trasformò così un’inaspettata rinascita artistica che dal 2006 al 2013 porterà ad altri due lungometraggi cinematografici dal concept televisivo (Jackass Number Two, Jackass 3D) oltre che di uno spin-off molto più canonico e narrativamente organico (Jackass presenta: Nonno cattivo). Da quest’anno, e precisamente dal 10 marzo, al gruppo si aggiungerà Jackass Forever. Un ultimo tassello con ancora Tremaine in cabina di regia che a vent’anni di distanza dagli spumeggianti esordi televisivi promette spettacolo. Parola di Wee-Man che ha definito il quarto capitolo di Jackass come: “Quello che ha fatto più male”, e non solo per gli stunt sempre più spericolati. Ad eccezione di Nonno cattivo infatti Jackass Forever è il primo capitolo del franchise realizzato dalla scomparsa di Dunn in un’incidente d’auto nel 2010. Da qui la ratio dietro al titolo provvisorio (molto amato dai fan) scelto in pre-produzione: Jackass 4: We Ain’t Dunn Yet.

Jackass Forever
Una scena di Jackass Forever

Nonostante il dichiarato ritorno della formazione originale però nel guardare Jackass Forever noterete l’assenza di uno dei membri storici della squadra: Bam Margera. Pur avendo ufficialmente preso parte alla lavorazione Margera è stato licenziato dalla Paramount per inadempienza contrattuale (sembrerebbe che abbia violato la clausola di sobrietà). A detta di Margera quello nei suoi confronti è stato un licenziamento ingiustificato. L’uso di Adderall (farmaco usato per la cura del disturbo da deficit di attenzione/iperattività) sindacato dalla produzione infatti è in realtà figlio di una regolare prescrizione medica. Da quel che risulta però l’atteggiamento sul set di Margera è stato ben lontano dalla professionalità. Non ha mai fatto nulla per restare sobrio, e i randomici test anti-droga a cui veniva sottoposto dalla produzione solo raramente hanno dato esito benevolo.

Un’immagine del film

Quel che è certo però è che Jackass Forever sarà l’ultima partecipazione per Knoxville come Jackass. Dopo aver collezionato – nell’ordine – una costola rotta, un polso rotto, una commozione cerebrale, un’emorragia cerebrale per aver eseguito “un trucco magico per un toro”, nonché uno stato di incoscienza per un minuto intero, superati da poco i cinquant’anni di età Knoxville ha (saggiamente) deciso di fermarsi dichiarando concluso il suo percorso da stunt-man estremo. Di sicuro non lo sarà per i spettatori. Lo dice pure il titolo del resto: Jackass una volta, Jackass per sempre!

  • Volete leggere altre Storie? Le trovate qui

Qui sotto potete vedere il trailer di Jackass Forever:

Lascia un Commento

Parigi tutto in una notte, alla scoperta del film

Parigi, tutto in una Notte | Catherine Corsini e l’importanza di un cinema democratico

La banda è tornata in C'era una Volta il Crimine

C’era una Volta il Crimine | La banda è tornata nel capitolo più riuscito della saga