ROMA – In un articolo di qualche mese fa, avevamo chiamato Iron Man, pellicola del 2008, diretta da Jon Favreau, “un esordio di ferro”. Perché non poteva esserci miglior personaggio per dare il via ad un viaggio che, nonostante Thanos, non è ancora finito. Anzi. Così, rivedendo quel film, dove Robert Downey Jr. diventava Tony Stark – e viceversa – ci accorgiamo che, in casa Marvel, era tutto anticipatamente stabilito, studiato nei minimi dettagli, dal produttore Kevin Feige e dalla sua banda che, di lì a dieci anni, avrebbe riscritto le regole cinematografiche. Seriali e non solo.
Fin dall’inizio del film, dove a suonare, accompagnando lo sbruffone Stark, c’era la mitica Back in Black degli AC/DC, canzone poi diventata, apparizione dopo apparizione, simbolo del personaggio, insieme ai suoi tick, i suoi vizi, le sue inflessioni da “playboy, miliardario e filantropo”. Tra i personaggi più amati dell’interno Marvel Cinematic Universe, Iron Man è quello che, nel corso degli anni, è riuscito ad avvicinare, fondendole assieme, le due parole che fanno da colonna al franchise: super e uomo. Infatti, nessuno come lui (nonostante la sua corazza d’acciaio), racchiude il senso del superhero moderno. Problematico, depresso, oscuro e, a modo suo, normale. Eppure, pronto a sacrificarsi per il bene comune.
E, se alla fine di Iron Man 1, vi viene voglia di rivedere anche Avengers: Endgame, nessuna nostalgia: perché, pur essendo ufficiale e definitiva la sua morte (e dunque niente Iron Man 4, a meno che la figlia non erediti la maschera…) Tony Stark/Iron Man, a quanto detto da Jeff Goldlbum (che nell’UCM è Gran Maestro), Robert Downey Jr. tornerà doppiando il personaggio nella serie di Disney+ What If…?, ambizioso progetto animato che (re)immagina gli eventi dell’Marvel Cinematic Universe da altri punti di vista. Nell’attesa (la serie composta da 23 episodi, insieme alle altre legate all’MCU, la vedremo solo nel 2021), ripercorrete nella nostra gallery Iron Man 1, attraverso le foto più belle dal set.
Lascia un Commento