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Raymond Carver e la visione di Robert Altman. Ma che fine ha fatto America Oggi?

Il film del regista di Nashville? Impossibile da ritrovare. Ecco perché (ri)scoprirlo (se ci riuscite)

America Oggi
America Oggi

MILANO – Ma che fine ha fatto America oggi? Leone d’Oro alla 50° Mostra di Venezia ex aequo con Tre colori – Film blu di Krzysztof Kieslowski, una nomination agli Oscar nella categoria miglior regista, nonché adattamento prodigioso dell’America di Raymond Carver e delle sue ossessioni. Eppure, al pari di Fuori orario di Scorsese, non si sbaglia nel definirlo un capolavoro dimenticato. Complice una minima presenza nel mercato home video e nei cataloghi on-demand – tanto che esiste appena un DVD datato 2005 (e mai ristampato) – l’opera altmaniana è finita con l’essere dolorosamente accantonata nell’antro più oscuro dei cassetti della memoria. Tratto da nove racconti brevi e una lirica di Raymond Carver, tra cui Neighbors e Will You Please Be Quiet, Please?, America oggi è un racconto corale alla maniera del miglior Altman. Nove racconti che si intrecciano sullo sfondo di una squadriglia di elicotteri che irrorano Los Angeles di insetticidi contro la mosca della frutta e di un terremoto.

America Oggi
Foto ricordo: America Oggi. Sì, è Robert Downey.

Ci sono Sherri Shepard (Madeleine Stowe), madre di tre figli, tradita dal marito poliziotto-mitomane (Tim Robbins) ossessionato dagli abbai del cane Susie e l’artista sofisticata Marian Wyman (Julianne Moore), sorella di Sherri che – dopo anni – rivela al marito medico, Ralph Wyman (Matthew Modine), del suo adulterio alcolico. I coniugi Howard e Ann Finnigan (Bruce Davison ed Andie MacDowell) la cui vita felice crollerà sotto il dolore del caso e del ritorno a sorpresa del padre di lui, Paul (Jack Lemmon) e quella dei coniugi Earl e Doreen Piggot (Tom Waits e Lily Tomlin) che nella sfortuna ritroveranno la magia della luna di miele. Ci sono poi Bill e Honey Bush (Robert Downey Jr. e Lili Taylor) incastrati da un favore ai vicini, Stormy Weathers (Peter Gallagher) che proprio non si capacita della promiscuità dell’ex-moglie Betty (Frances McDormand), Stuart Kane (Fred Ward) che rinviene un cadavere nel mezzo di una battuta di pesca, Tess e Zoe Trainer (Annie Ross e Lori Singer), madre e figlia cantante di jazz e violoncellista con tendenze suicide, nonché i coniugi Jerry e Lois Kaiser (Chris Penn e Jennifer Jason Leigh), marito represso lui, operatrice di telefono erotico lei. Eppure è pur sempre di Altman che stiamo parlando.

Il manifesto originale di America Oggi
Il manifesto originale di America Oggi con il logo della Mostra di Venezia

Da MASH a Un matrimonio passando per I compari, Il lungo addio, Nashville e Tre donne, quella operata da Altman è una totale ricalibratura del genere da lui affrontato e di riflesso del cinema americano nella sua essenza, pezzo per pezzo. Un agire eclettico in seno ai topos cardine del genere di riferimento che Altman decostruisce lungo il dispiego dell’intreccio attraverso una scrittura sofisticata, brillante e solo apparentemente leggera. Piena espressione – e cementificazione – dei venti creativi della New Hollywood. Intenti artistici premiati dalla critica tra la Palma d’Oro a Cannes 1970 per MASH e le 5 nomination agli Oscar 1976 per Nashville con cui il regista di Kansas City racconta della corruzione d’animo degli uomini e dell’essere americani. Ed è proprio da qui che riparte America oggi.

america oggi
Tom Waits e Lily Tomlin

Nello specifico da quell’anima corale tipicamente altmaniana per cui «Avere più narrazioni rende il mio lavoro molto più semplice» e con cui dar vita a un affresco losangelino di disperati carveriani dell’America provinciale trasferitisi nel caos valoriale della folle metropoli. Agenti scenici di cui Altman, nel disegnarvi caratterizzazioni compiute e colorate – e cucendogli addosso i volti stellari dei vari Lemmon, Moore, Tomlin, McDormand, Penn e Robbins – trascina sin alle pendici dell’oblio senza mai farli esplodere definitivamente. Lascia invece che le criticità malevoli di cui si fan portatori le proprie cariche valoriali crescano e prendano forma all’unisono. Chi facendosi beffa della morte e chi ne subisce dolorosamente lo scorrere della gelida mano mossa dal caso.

Robert Altman sul set.

Chi scegliendo di non vivere più e chi, semplicemente, preferisce andarsene dissolvendosi in un campo lungo. È una sinfonica armonia di suoni ben precisi quella a cui dà vita Altman in una micidiale amalgama alla maniera di Nashville. Lasciando cioè che, sullo sfondo di una costruzione d’immagine registicamente vivace e variopinta, ognuno di essi cresca e si sviluppi spontaneamente per poi farli intrecciare fino a comporre un impareggiabile mosaico filmico. Che fossero chauffeur ubriaconi, addetti alla piscina, giornalisti rampanti e narcisisti, o più semplicemente poliziotti bugiardi, nell’armonia di America oggi si abbattono del tutto le differenze di classe e ceto (da notare Madeleine Stowe e Tim Robbins, la coppia scoppiata eppure apparentemente perfetta).

Madeleine Stowe e Tim Robbins, coppia scoppiata di America Oggi.

E quindi? E allora ecco qui, un impietoso ritratto degli americani e della loro essenza lasciva e vuota, priva di un modello comportamentale benevolo. Un’indagine antropologica figlia di una riflessione graffiante e senza tempo quella di America oggi, con cui Altman, alla maniera del modus operandi destrutturante e ricalibrante di tutto il suo opus filmico, penetra in profondità nella semplicità testuale carveriana restituendocela sotto forma di uno humour nero brillante e giocoso, degno di riscoperta e celebrazione. Assolutamente da riscoprire. Ma come?

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