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Il Giorno e la Notte | Daniele Vicari e il suo smart film sull’isolamento e sulla paura

L’opera è concepita come un film domestico e basata sulle regole dello smart working

Il Giorno e La Notte
Daniele Vicari al lavoro

MILANO – Ai tempi del Coronavirus l’orizzonte per lo spettacolo e il cinema è più incerto che mai. Set e produzioni ferme mentre si accende il dibattito sul futuro delle sale, tra l’egemonia dello streaming e il ritorno al passato con i drive-in per l’estate. Ma se c’è una cosa che non si arresta è la creatività, e la forza di continuare a fare cinema. Questo l’obiettivo di Daniele Vicari, regista de Il passato è una terra straniera e La nave dolce, che si è lanciato in un originale progetto di smart filming. Nove attori, tra cui Barbara Esposito, Isabella Ragonese, Francesco Acquaroli e Vinicio Marchioni, per Il Giorno e la Notte, il primo film domestico, ma sempre di un film in piena regola si tratta, girato all’insegna dello smart working.

Il Giorno e la Notte
Vinicio Marchioni e Milena Mancini nel film

«L’idea di fare un film nonostante il lockdown nasce dalla voglia di tradurre artisticamente questo momento per reagire creativamente alla paura», ha spiegato il regista in una delle nostre puntate di What’s Up. E così, in una vicenda corale di finzione si muovono le storie di quattro coppie messe alle strette in un confronto intimo che porta a nuove consapevolezze, mentre le mura domestiche si trasformano in una trappola che non concede vie di fuga dopo che un attacco chimico a Roma ha costretto la popolazione a chiudersi in casa. L’intento del film, infatti, non è raccontare il Coronavirus ma la condizione di isolamento e restrizione che caratterizza la quarantena, la paura degli ultimi mesi; condizione che, come ricorda il regista, abbiamo già vissuto a seguito degli attentati terroristici a New York, a Londra e a Parigi.

Francesco Acquaroli e Barbara Esposito in Il Giorno e la Notte
Francesco Acquaroli e Barbara Esposito in Il Giorno e la Notte

Inoltre, “la paura di circolare liberamente e la restrizione della libertà pone domande importanti”, e Il giorno e la notte dà adito a quelle domande, forse senza risposte, analizzando anche come sono cambiati i sentimenti e le priorità di fronte all’emergenza. Esplode così tutta la voglia del cinema e dello spettacolo di non fermarsi, nemmeno in un momento come questo. E un importante aiuto deriva dalla tecnologia. Gli attori, che girano a casa loro, sono stati dotati di un kit che permette loro di gestire la camera, mentre il regista coordina il lavoro da casa sua. Allo stesso modo tutti gli altri addetti ai lavori, come Gherardo Gossi, Beatrice Scarpato e Francesca e Roberta Vecchi, rispettivamente direttore della fotografia, della scenografia e costumiste, gestiscono da remoto.

Il Giorno e la Notte
Le riprese

Perfino nei momenti più difficili quindi la creatività trova nuovi stimoli, costretta in parte dalla necessità, dal momento che per ora sembra che il fronte culturale sarà l’ultimo a riaprire. Un film collettivo, in sostanza, nella sua realizzazione, che apre anche la strada a nuove possibilità per il futuro, ancora tutte da esplorare. Ma Il giorno e la notte è già anche un promemoria, qualcosa che potremo usare quando tutto questo sarà alle nostre spalle e avremo bisogno di ricordare cosa abbiamo passato e cosa stiamo stati in grado di fare. Come ha affermato Daniele Vicari, è “una storia vera e propria, di pura finzione, girata ai tempi del Coronavirus e destinata al pubblico di domani”. 

Qui la nostra video-intervista a Daniele Vicari:

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