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HOT CORN Radio: Johnny Cash

Ovvero: quattro canzoni da ascoltare a tutto volume mentre leggete Hot Corn

Ricordate? Nell’ultima puntata di Hot Corn Radio avevamo ascoltato Ari Lennox e molte cose interessanti. Questa volta invece abbiamo deciso di ragionare su una puntata monotematica per dedicarla a Johnny Cash, uomo in nero omaggiato più volte dal cinema con biopic (vedi Quando l’amore brucia l’anima con Joaquin Phoenix) che con colonne sonore e serie (perfino ne I Simpson) senza dimenticare che lo stesso Cash recitò in un pugno di film. Ma qui lo spunto iniziale è un altro e, per assurdo, è italiano, una sorta di vintage à la bolognese, con lo stile di Cash mescolato ai Clash per un gruppo che si fa chiamare Johnny Clash. Il risultato? Irresistibile.

Sul canale YouTube del gruppo trovate altre versioni, ma questa è forse l’apice assoluto. Passo avanti: questo è un deejay francese di Carcassonne, Sasha Ventura, che compie l’operazione opposta e porta la musica di Cash in territori elettronici ma con molto rispetto. Questa è Hurt, il pezzo dei Nine Inch Nails rifatto da Cash, riletto e remixato. E funziona.

Torniamo al cinema e al film con Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon, lei premiata con l’Oscar e lui solo nomination (e forse doveva essere viceversa). Molte delle canzoni della colonna sonora sono eseguite dallo stesso Joaquin e dalla Witherspoon con risultati eccellenti come nel caso di questa cover di un brano di Bob Dylan: It Ain’t Me Babe.

La chiusura di questa puntata di Hot Corn Radio la lasciamo, sempre nel nome di Cash, ad un’altra canzone scritta per il cinema e per un western del 1971, Quattro tocchi di campana, in cui il cantante recitava al fianco di Kirk Douglas. La colonna sonora venne affidata a Laurence Rosenthal, ma la canzone sui titoli di testa non poteva che essere di Cash: «And the December snow is ugly when your boots come apart». 

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