Hot Corn Staff TAORMINA – «Alla fine delle proiezioni di Ennio notavo con sorpresa che il pubblico era affascinato in modo particolare gli aspetti del Morricone uomo. Questo mi ha gratificato, perché ci sono vari livelli di racconto. Credevo che alcune sfumature restassero segrete, e invece no…», abbiamo intervistato Giuseppe Tornatore, in occasione del Taormina Film Fest 68 – dove ha presentato sul palco del Teatro Antico il suo documentario Ennio – che ci ha raccontato del suo rapporto con il pubblico, di quanto alcuni spettatori in sala si sentano forse fin troppo a casa (tra chiacchiere e cellulari che suonano), rimarcando poi un concetto chiave: la sala cinematografica, nonostante tutto, è un’esperienza unica che non scomparirà mai.
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La video intervista a Giuseppe Tornatore è a cura di Manuela Santacatterina:
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