ROMA – Con Lubo – che arriva ora al cinema – Giorgio Diritti firma il quinto film in diciotto anni. Al centro della scena, Franz Rogowski nei panni di Lubo, artista di strada che nel 1939 viene chiamato dall’esercito a difendere i confini. Poco tempo dopo scopre che la moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di portare via i loro tre figli. Un film potente che abbiamo voluto farci raccontare da Diritti a cui abbiamo della genesi dell’opera, il libro da cui il film è tratto (Il Seminatore di Mario Cavatore, edito da Einaudi) e l’interessante scelta di Rogowski come interprete principe, attore che aveva scoperto grazie a Terrence Malick e al suo La vita nascosta.
- PREVIEW | Lubo, Giorgio Diritti e l’Europa razzista degli anni Trenta
- VIDEO | Qui la nostra intervista a Giorgio Diritti:
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