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Florence | Meryl Streep e la storia vera che ha ispirato il film di Stephen Frears

Così la cantante senza talento, Florence Foster Jenkins, divenne una star della musica lirica

Florence
Florence

MILANO – Cosa rende un’artista una vera star? Il suo talento, la sua capacità di imporsi nell’immaginario collettivo o il numero di biopic che le vengono dedicati sul grande schermo? Considerando che l’eccentrica storia di Florence Foster Jenkins ha ispirato ben due film, Marguerite di Xavier Giannoli e Florence di Stephen Frears, possiamo dire che la cantante ha certamente un posto tutto suo nell’Olimpo della musica. Niente male, per una soprano celebre proprio perché priva di qualsiasi abilità per il belcanto.

Florence
Meryl Streep è la soprano Florence Foster Jenkins

Ma procediamo con ordine. Siamo nel 1868, a Wilkes-Barre, in Pennsylvania. Il 19 luglio è un giorno speciale per i signori Charles Dorrance Foster e da Mary Jane Hoagland perché segna la nascita della loro adorata figlia, Narcissa Florence Foster. Dotata di estro da vendere e di un’innata passione per la musica, la piccola è una brava pianista che inizia a farsi conoscere come “Little Miss Foster” e finisce per esibirsi anche alla Casa Bianca durante l’amministrazione Hayes. Peccato però che in famiglia nessuno creda nelle abilità di Florence, decisa invece a trasferirsi in Europa per studiare musica.

Florence Foster Jenkins
La vera Florence Foster Jenkins

Testarda e per nulla disposta ad arrendersi, a 17 anni la ragazza fugge di casa e si sposa con il dottor Frank Thornton Jenkins. Il matrimonio però non è destinato a durare a lungo: lui le trasmette la sifilide e lei non glielo perdona, soprattutto perché la malattia le causa dei gravi problemi alle articolazioni, che pongono fine alla sua carriera da pianista. Florence è destinata comunque al successo. Dopo aver ritrovato l’amore con l’attore inglese St. Clair Bayfield, la donna riceve un’ingente eredità alla morte del padre. Senza nemmeno pensarci troppo, Florence investe tutto su se stessa: prende lezioni di canto, fonda il Verdi Club dedicato agli appassionati di musica lirica, e inizia ad esibirsi sul palco come cantante.

Florence
Meryl Streep e Hugh Grant interpretano Florence e l’adorato St. Clair Bayfield

Fin dal primo ascolto non ci sono dubbi: l’aspirante soprano non ha alcun senso del ritmo e non è nemmeno in grado di azzeccare una nota. Eppure il suo carisma e la sua determinazione esercitano un fascino quasi magnetico sul suo selezionatissimo pubblico, composto spesso da amici e esponenti dell’alta società. I critici musicali non la stroncano, ma la trasformano in un fenomeno: l’unico modo per comprendere quanto Florence sia davvero pessima, è ascoltarla in concerto! Mozart, Verdi e Strauss: non c’è compositore o spartito che la spaventi. Chi ride di lei è mosso da invidia.

Meryl Streep
Una scena di Florence

Tanti però applaudono quella cantante sui generis, che si esibisce in sfarzosi costumi di scena da lei stessa elaborati, e viaggia in tutta l’America per tenere i suoi spettacoli, fino all’ultima gloriosa esibizione al Carnagie Hall, avvenuta un mese prima della morte della soprano nel 1944. Eppure trenta anni di carriera non sono uno scherzo, così come i dischi incisi, quindi il fenomeno Foster Jenkins cosa è stato: uno scherzo, un freak show o una vera forma d’arte? Il dubbio resta, ma la certezza è che Florence ha raggiunto davvero il suo obbiettivo. In fondo, quanti artisti hanno avuto Meryl Streep come proprio alter ego al cinema?

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