ROMA – Carlos e Margarita erano la coppia di tango più famosa e riconosciuta del loro tempo. Oggi poco o nulla rimane di quello splendore, di quella passione che li ha portati a condividere scene, viaggi e vita. Carlos vive a Madrid, godendosi la seconda possibilità che la vita gli ha dato e Margarita vive a Buenos Aires immersa nella povertà e l’oblio, ma con l’umorismo sarcastico e mascalzone che l’ha sempre caratterizzata. Con l’inseparabile amico Pichuquito, la coppia inizia un viaggio dalla città di Carlos Gardel ai piedi delle Ande alla ricerca di risposte, che li metterà di fronte ai loro ricordi, alle paure, ma soprattutto ai veri desideri. Da qui parte il percorso di Empieza El Baile di Marina Seresesky, uno straordinario road movie sull’asse Spagna-Argentina tra nostalgia e musica.

Un’autentica sorpresa Empieza El Baile, o come è stato titolato per la distribuzione globale: Let the Music Begin. Presentato in concorso al Festival de la Comédie di Montecarlo, vincitore del Premio del Pubblico a Màlaga, ha tre enormi come protagonisti Darío Grandinetti, Mercedes Morán e Jorge Marrale a cui si aggiungono poi Pastora Vega, Agostina Pozzi, Lautaro Zera e Carolina Sobisch, Il film è il terzo lungometraggio della regista argentina dopo La puerta abierta del 2016 e Mai visto del 2019, tutti accomunati dalla necessità della Seresesky di raccontare il percorso di uomini maturi in cerca di riscatto.

Ed ecco quindi Empieza El Baile nel suo concept da dramedy delicata e sopraffina, nel suo perfetto mix narrativo tra il sapore del viaggio di Little Miss Sunshine e la carica nostalgica della popolarità al tramonto di Ginger e Fred, priva però di quel tono farsesco che rese unica l’opera di Federico Fellini. Al suo posto svolte da commedia d’equivoci, una celebrazione del genio di Astor Piazzolla portata ad assoluta venerazione, una coltre funerea, di morte, che aleggia su tutta la narrazione regalando lacrime ora di gioia, ora di commozione e una coppia Grandinetti-Moràn in stato di grazia.

Un gran film insomma, toccante, nostalgico e spassosissimo Empieza El Baile, che nell’annunciarci un tango mai consumato perché privo, ormai, di quel desiderio, di quella sinergia palpitante dell’amore dei giorni felici di Carlos e Margarita, ci insegna come, giunti a un certo punto della vita – parafrasando una linea dialogica dello script redatto dalla stessa Seresesky – il difficile non sta nell’età che avanza, ma nella distanza dai luoghi, dai ricordi e dai sapori d’appartenenza.
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Qui sotto potete vedere il trailer del film:
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