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Da Sofia Coppola a Guillermo Del Toro: quattro registi si raccontano a Elvis Mitchell

Elvis Goes There, la docu-serie che ci porta nei luoghi che hanno influenzato quattro celebri registi

Elvis Mitchell e Sofia Coppola.

Se Bob’s Burgers ti cita come «the bad boy of public radio», BoJack Horseman ti dedica una versione animata a Hollywoo(d) e interpreti te stesso in una puntata di Entourage, beh sei a tutti gli effetti parte della cultura pop. Di chi stiamo parlando? Del giornalista, autore e presentatore radiofonico Elvis Mitchell. Firma, tra gli altri, per LA Weekly e il New York Times, Mitchell è diventato un punto di riferimento del giornalismo cinematografico statunitense, oltre a figurare come produttore e autore di documentari, programmi radio e tv. E proprio il piccolo schermo è la cornice della sua ultima fatica: Elvis Goes There.

Paul Feig è il protagonista del primo episodio di Elvis Goes There .

Di cosa si tratta? Di una serie documentario divisa in quattro episodi della durata di un’ora ciascuno diretti dal giornalista del Michigan per Epix, network della Metro-Goldwyn-Mayer. Quattro puntate per quattro registi accompagnati da Mitchell in altrettante città in giro per il mondo. Paul Feig a Londra, Sofia Coppola a Parigi, Ryan Coogler a Oakland e Guillermo Del Toro a Los Angeles. «È lo show dei miei sogni. Una storia sulle origini di questi artisti ambientata nei luoghi che li hanno formati», ha dichiarato Mitchell sulle pagine dell’Hollywood Reporter, «Uno show dove le persone possono raccontarsi, invece di pubblicizzare un nuovo progetto. Sono emozionato all’idea che questi artisti mi abbiamo regalato il loro tempo».

Elvis Mitchell e Ryan Coogler.

Prodotto da Zero Point Zero Productions, la stessa di Parts Unknown di Anthony Bourdain, Elvis Goes There risente dell’influenza dello show condotto dallo chef e presentatore newyorchese amico di Mitchell. «È difficile fare uno programma di viaggio senza pensare a quello che ha fatto Tony», ha confidato il giornalista a IndieWire, ricordando l’amico scomparso, «Gli parlai del programma ed era completamente rapito dall’idea perché lui stesso era un grande amante del cinema».

Guillermo Del Toro in una sequenza di Elvis Goes There.

Così, ispirato da Parts Unknown, Mitchell cammina e dialoga con i suoi ospiti tra le routes parigine e i boulevards di L.A., tra il cuore di Londra e la periferia di Oakland, lasciando che siano i luoghi a suscitare ricordi e confessioni. Dai giardini di Versailles a una corsa su un taxi londinese, architettura, politica, cultura, cibo e cinema s’intrecciano in un racconto intimo e libero, capace di mostrare il potere e l’influenza che un film può avere sulla vita di ognuno di noi. Il momento più commovente? Quello che vi mostriamo qui sotto, quando Ryan Coogler, in una palestra della sua città, incontra una bambina vestita come una delle principesse di Wakanda di Black Panther. Un’emozione che vale quanto il miliardo e mezzo da milione di dollari incassato dal film….

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