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Alessandro Borghi, Delta e quel western contemporaneo tutto da difendere

Il Po, la frontiera e l’appello per un cinema diverso. Il nuovo film di Michele Vannucci arriva a Locarno

Delta
Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio in una scena di Delta.
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LOCARNO – Il Po, l’acqua e la nebbia. Lo scontro, i bracconieri e i pescatori. Al Locarno Film Festival arriva Delta, il secondo film di Michele Vannucci dopo Il più grande sogno (assolutamente da ripescare in streaming qui), storia di Osso (Luigi Lo Cascio) ed Elia (Alessandro Borghi), di violenza e di conflitti. Un film forte, diverso, che proprio lo stesso Borghi ha voluto raccontare così sui suoi profili social: «Delta è un film che porto nel profondo del cuore e in un momento come questo voglio ringraziare chi lo ha reso possibile e chi ha fatto parte del viaggio. Non molliamo, continuiamo a raccontare storie, senza algoritmi, senza influencer, senza musiche da botteghino. Il cinema merita di poter essere difficile, merita di non essere per tutti, perché quello che è per tutti è mediocre, per forza».

Delta
Alessandro Borghi con Emilia Scarpati Fanetti in Delta.

Parole belle e forti quelle di Borghi che rivendica il diritto ad un cinema non allineato e totalmente irregolare in un periodo decisamente complicato per la sala e per i film italiani. Scritto da Vannucci con Massimo Gaudioso, Fabio Natale, e Anita Otto, Delta di Michele Vannucci è stato girato nel parco del Delta del Po in Emilia-Romagna tra Comacchio, Goro, Mesola e Codigoro, a Ferrara, Polesine e anche sul delta del Danubio, in Romania. Borghi interpreta Elia, che si trova a fianco della famiglia Florian, in fuga proprio dal Danubio, a confrontarsi contro Osso, il personaggio di Lo Cascio, in una sorta di duello tra fiumi e silenzi.

Ancora Borghi in un’altra scena del film.

Insomma, un film molto atteso, ancora senza data d’uscita, che lo stesso direttore artistico di Locarno, Giona A. Nazzaro, ha definito con parole profonde e dettagliate, con un paragone anche ingombrante: «Sì, perché è un film che si riallaccia alle stagioni più fertili del cinema italiano», ha spiegato, «un western contemporaneo ambientato in una zona di frontiera dove si scontrano vecchie e nuove povertà, fra xenofobia e tentativi di riscatto. Un film dal forte impegno sociale, ruvido come il miglior cinema di Giuseppe De Santis, che illumina un pezzo di Italia raramente affrontato e filmato con tale trasporto emotivo». E allora non resta che aspettare…

  • VIDEO | Qui la prima clip di Delta:

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