LOS ANGELES – «Prima di vestire i panni di un archeologo di fama mondiale e di essere il capitano del Millennium Falcon, Harrison Ford lavorava come falegname per pagarsi le bollette». Con questa precisazione, che incarna alla lettera il sogno americano, il CEO della Disney Bob Iger ha introdotto l’attore hollywoodiano come il primo dei 14 artisti premiati nel corso della cerimonia dei Disney Legends Awards. Il terzo e ultimo giorno dell’edizione 2024 della D23 è stato infatti dedicato alla tradizione che la Walt Disney Company porta avanti da 37 anni e inaugurata con la premiazione di Fred MacMurray (Shaggy Dog, Il professore distratto, Il milionario più felice) nel 1987.

Ma facciamo prima un cenno storico: il Disney Legends Award riconosce i meriti degli artisti che hanno dato un contributo particolarmente significativo alla Walt Disney Company. I candidati sono scelti da un comitato – dirigenti Disney, storici e altre autorità – che in origine era diretto dal nipote di Walt, Roy E. Disney, lui stesso insignito del titolo di Disney Legend. Piccola curiosità: è stato un artista italiano, Andrea Favilli, ad avere creato la statuetta che viene consegnata come Disney Legends Award. Scolpita in bronzo, la statuetta raffigura la mano di Topolino che punta verso l’alto una bacchetta magica. Ogni vincitore è inoltre ricordato in uno spazio dedicato che si trova all’interno del quartier generale della compagnia di animazione a Burbank, in California, davanti al Team Disney Building, famoso per le enormi statue dei Setti Nani, che incorporate nell’edificio sembrano reggere la struttura. Qui ognuna delle Disney Legends è omaggiata con una placca di bronzo che riporta l’incisione delle loro mani.

Tornando ad oggi, compresi i premiati di quest’anno, sono state nominate in totale 318 Leggende Disney. Tra loro figurano Tim Allen, Dame Julie Andrews, Howard Ashman, Kristen Bell, Robert Downey Jr., Annette Funicello, Whoopi Goldberg, Sir Elton John, Dame Angela Lansbury, George Lucas, Steve Martin, Ellen Pompeo, Dick Van Dyke, Barbara Walters, Betty White e Robin Williams. Seconda piccola curiosità: nel 1997 furono introdotti tra le Disney Legends anche tre italiani, Arnoldo Mondadori, editore per diversi decenni di Topolino, e gli ex direttori della testata Gaudenzio Capelli e Mario Gentilini. «Essere nominati Leggenda Disney è la più alta onorificenza che la nostra azienda può conferire a chiunque, riservata a coloro che con il loro talento e i loro risultati si sono guadagnati un posto duraturo nella nostra storia» ha dichiarato Bob Iger sul palco dell’Honda Center di Anaheim in California.

Ma oltre a Harrison Ford, chi sono le leggende che quest’anno hanno meritato di entrare nella storia della Disney? Noi di Hot Corn eravamo presenti alla cerimonia delle Disney Legends, presentata da Ryan Seacrest, che nel corso di tre intensissime ore ha visto tra i premiati Jamie Lee Curtis, premiata da Lindsey Lohan e Jodie Foster, sua migliore amica, la presentatrice televisiva Kelly Ripa, Martha Blanding ovvero la prima afro-americana a essere una guida turistica VIP e la prima donna leader di un Disneyland Resort, la costumista Colleen Atwood, vincitrice di 4 premi Oscar e candidata ben 12 volte, la cantante e attrice Miley Cyrus per il suo ruolo in Hannah Montana, Mark Henn, animatore che ha trascorso un totale di 43 anni presso i Walt Disney Animation Studios, James L. Brooks, produttore e creatore dei Simpson e Joe Rohde, leggendario imagineer che ha dato vita a Disney’s Animal Kingdom, Pandora: Il mondo di AVATAR, Aulani alle Hawaii e molto altro.

Quindi Pete Docter, CEO della Pixar, che ha avuto l’onore di premiare l’iconico burattinaio, regista, attore e sceneggiatore Frank Oz che una volta sul palco, si è guardato intorno e ha detto: «Mi sento come se fossi tra amici». Dopo aver ringraziato Jim Henson, George Lucas e Mark Hamill, Oz ha raccontato che i suoi genitori sono arrivati negli Stati Uniti dopo essere sopravvissuti all’Olocausto. «È così strano pensare che io e mio fratello giocavamo all’interno di edifici bombardati in Belgio e dieci anni dopo, abbiamo giocavamo sull’Isola di Tom Sawyer». Prima di congedarsi, Frank Oz ha voluto condividere un messaggio con il pubblico: «Non nascondete chi siete».

È stato poi il turno di Kate Winslet e Zoe Saldana hanno premiato James Cameron che una volta sul palco ha detto: «Non si è bravi da soli, si è bravi tanto quanto gli artisti che ti circondano». Cameron ha ringraziato il CEO della Disney Bob Iger per aver creduto in Avatar e, estremamente commosso, ha reso omaggio alla sua spalla destra e partner di lunghissima data, Jon Landau, scomparso il mese scorso. «Avrebbe amato questo momento», ha detto Cameron.

Dopo di loro il regista Ryan Coogler che ha premiato Angela Bassett: «Il mio rapporto con Angela inizia prima di tutto come spettatore», ha detto il regista di Black Panther, raccontando che la prima volta che è andato al cinema è stata nel 1991 per vedere Boyz n the Hood. «Il secondo film che ha visto è stato La bella e la bestia e il terzo Malcolm X”. Coogler ha raccontato che quando la Bassett è stata chiamata a interpretare la regina Ramonda per Black Panther, è rimasto stupito dalla sua etica lavorativa. L’attrice ha raccontato che quando pensa alla Disney, le viene in mente La principessa e il ranocchio come esempio di narrazione fantasiosa con protagonista una bella e innovativa principessa nera. Ai fan, Bassett ha detto: «La magia siete voi».

Il disegnatore americano Steve Ditko, co-creatore di personaggi della Marvel Comics come Spider-Man e Doctor Strange, è stato uno degli artisti onorati come Disney Legends. Premiato dal presidente della Marvel Kevin Feige, Steve Ditko, scomparso nel 2018, si è aggiunto così a Stan Lee e Jack Kirby, entrambi entrati a fare parte delle Disney Legends nel 2017. Tra gli altri fumettisti presenti in questa sorta di Hall of Fame, c’è anche Carl Barks, creatore di Zio Paperone e padre putativo dei paperi Disney.

La presidentessa della Lucasfilm Kathleen Kennedy e Harrison Ford hanno chiuso la cerimonia delle Disney Legends onorando il 92enne compositore e direttore d’orchestra John Williams come Leggenda Disney. Come ha ricordato da Ford, «John ha scritto la colonna sonora delle nostre vite». Williams ha composto sigle e colonne sonore iconiche per film come Guerre stellari, I predatori dell’arca perduta, Lo squalo, Schindler’s List e molti altri.
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