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Perché la morte di Chadwick Boseman è l’ennesima ingiustizia

Rest in Power, King T’Challa: a 43 anni si spegne una delle stelle più brillanti della nuova Hollywood

Chadwick Boseman
Rest in Power, Re T'Challa!

WAKANDA – La morte di Chadwick Boseman è un’ingiustizia. E no, non perché è stato Black Panther, nemmeno perché era uno degli astri nascenti della nuova Hollywood, più inclusiva e lungimirante, ma perché nessuno dovrebbe morire così, a soli 43 anni, per un disgustoso tumore al colon. Così, nonostante Chadwick sia – e sempre sarà – il Re di Wakanda, quel regno dove tutto è più giusto e tutto è più bello, non ce l’ha fatta a vincere il cattivo per eccellenza, che dal 2016 lo teneva stretto a sé. La notizia, per il cinema e per gli appassionati, è stata un vero e proprio tonfo. Quasi impossibile da mettere a fuoco: com’è è possibile che un ragazzo come Chadwick, nel pieno umano e artistico, non ci sia più? Eppure.

Ryan Coogler e Chadwick Boseman sul set di Black Panther
Ryan Coogler e Chadwick Boseman sul set di Black Panther

Allora, con una manciata di film costellata, però, da diversi ruoli iconici (oltre l’eroe Marvel è stato Jackie Robinson, è stato James Brown, è stato Thurgood Marshall….), la sua eredità è enorme e magnifica. E, se davvero c’è già un disegno scritto, che appare chiaro solo alla fine, non è un caso che il suo ultimo ruolo, diretto da un genio come Spike Lee, sia stato quello di un soldato americano morto in Vietnam, che torna come una sorta di spirito a guidare i suoi compagni sopravvissuti. Ecco, un po’ come in Da 5 Bloods, la memoria che la comunità avrà di Boseman sarà uguale: un ragazzo giovane, forte e bello, che è stato un simbolo per milioni di afroamericani; colui capace di portare il cinema mainstream per eccellenza ad un livello superiore, guardando in faccia la politica, la società, il mondo intero.

Chadwick Boseman in Da 5 Bloods
Chadwick in Da 5 Bloods

La sua scomparsa, ancora da metabolizzare, è ovviamente arrivata in ogni angolo dell’universo. Un po’ come quando nel Medioevo moriva un Re magnanimo e profondo: poco a poco la notizia faceva il giro dei regni, in una morsa di dolore capace di stringere tutti. Per citarne solo alcuni, la Disney ha “il cuore spezzato”, Kerry Washington lo ricorda come “Un guerriero della Luce”, Ava DuVernay gli augura “Un bellissimo ritorno da Re”, per Jordan Peele “Un colpo devastante”, per Chris Evans “La sua morte va oltre lo straziante”, Mark Ruffalo scrive che “Fratello, eri uno dei più grandi”. Ecco. Ecco il motivo per cui la morte di Chadwick è l’ennesima ingiustizia difficile da mandare giù per chi, come noi, crede nel lieto fine e nell’eroe buono che vince contro il male. La vita vera, per l’ennesima volta, ci riporta con i piedi per terra. Ma, nonostante tutto, proprio come Black Panther e la sua terra di giustizia, non smetteremo mai di sperare in un domani migliore. Rest in Power, Re Chadwick.

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