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Blue Miracle | Dennis Quaid, l’uragano Odile e i ragazzi del Team Casa Hogar

Nel 2014 la storia del Team Casa Hogar fece il giro del mondo. Oggi Julio Quintana la racconta in un film

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MILANO – Fortuna dei principianti? Forse si potrebbe descrivere così l’impresa dei giovani ragazzi di un orfanotrofio messicano la cui incredibile storia di perseveranza e speranza ha fatto il giro del mondo. E questa storia poteva non essere trasformata in un film? Certo che no. Ci ha pensato il regista Julio Quintana con il suo Blue Miracle – A pesca per un sogno, disponibile su Netflix. Il mare dà e il mare toglie, in questo caso il Blue Miracle, come è chiamato il tratto marittimo interessato dalla nostra storia, che per un gruppo di piccoli orfani si è trasformato nella possibilità di riprendere in mano la vita che conoscevano dopo che venne distrutta dalla forza della natura.

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Dennis Quaid in una scena di Blue Miracle

Ma andiamo con ordine. È il 2014 e la vita nella Casa Hogar trascorre tranquilla come sempre. L’orfanotrofio si trova sulla costa del Messico a Cabo San Lucas, a due passi dalla California. Lì gli orfani ricevono le cure di Omar, il direttore dell’orfanotrofio che li cresce come se fossero figli suoi. Arriva però il 10 settembre, infuria una tempesta che si insinua tra la penisola messicana e la Bassa California e che presto si trasforma in un uragano ribattezzato Odile. Durò nove giorni e distrusse le città della costa mandando oltre 13o persone in ospedale e lasciando circa il 90% della popolazione senza più nulla. Anche la Casa Hogar venne distrutta, lasciando i ragazzi senza l’unico riparo che avevano contro il mondo.

La vittoria del vero Team Casa Hogar che ha ispirato Blue Miracle

Immediatamente in tutto il Paese si mossero organizzazioni per raccogliere denaro e ricostruire le zone colpite. Tra queste, ci fu la Bisbee’s Fish and Wildlife Conservation Fund, un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata nella conservazione della fauna selvatica con sede a Dallas. In poco tempo istituì il Cabo Relief Fund, indirizzato proprio alla città dove si trovava l’orfanotrofio. Venne organizzato un torneo di pesca e, grazie agli sponsor, si arrivò a un premio di 250mila dollari da donare per la ricostruzione. Entrano qui in gioco i ragazzi della Casa Hogar, che decisero di prendere parte al torneo. Non sapevano nulla di pesca o di come si manovra una barca in mare aperto, ma desideravano fare qualcosa per Omar e la loro comunità.

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Una scena di Blue Miracle

Non avevano i mezzi per partecipare, ma gli fu possibile grazie a una donazione anonima di cui non si conosce la provenienza. Il team Casa Hogar si presentò così al torneo con la supervisione di un capitano e si spinse al largo, catturando i pesci più grossi, aiutato anche da un pizzico di fortuna. La stessa fortuna che fece vincere ai ragazzi il primo premio. L’intera cifra – $258,325 – venne usata per rimettere in piedi Casa Hogar, che ancora oggi fornisce riparo, cibo e opportunità educative ai ragazzi svantaggiati di Cabo San Lucas. Per molti fu un vero e proprio miracolo, e anche una bella storia di speranza da cui forse anche noi, oggi, potremmo imparare qualcosa.

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Qui potete vedere il trailer di Blue Miracle – A pesca per un sogno:

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