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Tra AI e serialità | In Calabria la terza edizione dell’Audio-Visual Producers Summit

Incontri, riflessioni e dibattiti sul futuro: a Scilla la nuova edizione dell’Audio-Visual Producers Summit

Audio Visual Producers Summit
Un dettaglio di uno dei Bronzi di Riace, simbolo della terza edizione di AVP.
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REGGIO CALABRIA – Dopo Matera e Trieste, questa volta si riparte da Sud e si comincia al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, sotto lo sguardo eterno e impassibile dei Bronzi di Riace. La terza edizione dell’Audio-Visual Producers Summit 2024 questa volta approda in Calabria, a Scilla, con un nuovo vertice internazionale sulle Nuove Frontiere dell’audiovisivo, punto d’incontro fondamentale tra produttori, addetti ai lavori e giornalisti per capire il futuro che verrà. Organizzato da Apa Service con il sostegno del MiC, Direzione Generale Cinema e audiovisivo, del MAECI/ICE e della Fondazione Calabria Film Commission, l’evento vuole promuovere le sinergie fra diversi Paesi e le imprese, ma non solo.

Il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni tra Anton Giulio Grande e Marco Follini.

L’incontro – in scena fino al 12 giugno – ha avuto inizio con il saluto del Direttore del Museo, Fabrizio Sudano, con il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, il Presidente di Apa Service, Marco Follini, e il Commissario Straordinario della Fondazione Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande. «Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno dato il loro contributo alla realizzazione di questo summit», ha esordito Borgonzoni, «un evento che rappresenta per il nostro Paese una grande opportunità di promozione e sviluppo. Attraverso il linguaggio dell’audiovisivo, l’Italia si racconta al mondo, mettendo in mostra le proprie eccellenze, dai territori alle imprese, alle maestranze e ai professionisti che operano davanti e dietro la macchina da presa».

Damien Viel, Chief Digital di Bannijay, in un momento del summit.

Tra i focus in programma nella tre giorni ecco il punto su co-produzioni, storytelling, modelli di finanziamento e incentivi statali, ma anche Intelligenza Artificiale e nuove tecnologie, come riuscire ad usarle senza esserne usati. «L’AVP Summit giunge quest’anno alla sua terza edizione», ha spiegato Marco Follini, Presidente di Apa Service, «diventando così una tradizione che vuole mettere a confronto voci ed esperienze diverse, aiutando il sistema dell’audiovisivo a maturare una riflessione sul suo destino. Ed è un appuntamento che coinvolge più Paesi per favorire un settore imprenditoriale che, in un passaggio delicato della vita internazionale, acuisce la sensibilità e la possibilità di collaborazione tra Paesi, popoli e imprese».

Un momento del panel dedicato all’Intelligenza Artificiale

Presente non solo l’industria audiovisiva nazionale, con personaggi di rilievo come Nicola Borrelli, Direttore generale per il cinema e l’audiovisivo, o Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction – ma anche internazionale con presenti Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti e figure come Wayne Garvie, presidente della produzione internazionale per Sony Pictures Television oppure Damien Viel di Banijay Group o ancora Daphné Lora della francese CNC, per tratteggiare, con le Nuove Frontiere, anche la nuova geometria del settore a livello europeo. Insomma, un confronto aperto per esplorare,fra sfide e opportunità, il presente e il futuro dell’audiovisivo in una prospettiva globale e interconnessa.

 

 

 

 

 

 

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