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The Avengers, la Marvel e quella scena che ha rivoluzionato la storia del cinema

Il film di Joss Whedon ha stravolto la cultura pop. E dopo dieci anni la rivoluzione è ancora potente

The Avengers, la rivoluzione in una scena
The Avengers, la rivoluzione in una scena

ROMA – L’idea di espandere i personaggi, facendoli poi incontrare in un film mitologico, era il piano studiato ancora prima dell’uscita di Iron Man. Ma, per un’operazione del genere, il motore della macchina doveva essere oliato alla perfezione. Tutti gli elementi sulla lavagna divenuta, poi, infinita, pronti per essere collegati con un filo che non si sarebbe più sciolto. E oggi, dopo che il cinema ha subito marcati cambiamenti in funzione di una serialità verticale, il pensiero dovrebbe tornare al 2012, al primo (ma il sesto in generale) titolo del MCU dove ci siamo ritrovati ad emozionarci con i primi sei, iconici Avengers – in Italia usciva il 25 aprile, negli USA il 4 maggio.

Iconic Six.

Tutti insieme, lì sul grande schermo, come fosse un sogno: Tony Stark, Steve Rogers, Bruce Banner, Thor, Natasha Romanoff, Clint Barton. Aggiungendoci anche Nick Fury, Phil Coulson, Maria Hill. E, sì, anche Loki, in quel film protagonista assoluto, shakespeariano e dolente come un «Dio gracile». Ecco perché, dopo tanti anni (tenetevi forte, sono dieci), The Avengers, diretto da Joss Whedon, resta forse il capitolo più prezioso ed esplosivo dell’intera saga. Una saga che non conosce confini. Sceneggiatura di ferro (sempre di Whedon, che avrebbe lasciato l’Universo Marvel dopo il sottovalutato Age of Ultron), azione coerente e pulita (semplicemente meravigliosa e unica la battaglia finale, con un piano sequenza di alta classe).

The Avengers: Loki aka Tom Hiddleston, dietro il Chrysler Building.
The Avengers: Loki aka Tom Hiddleston, dietro il Chrysler Building.

Atmosfera da mito cavalleresco, con un’epica e un respiro che non avremmo più trovato nell’epopea ultra-decennale dei cinecomics, genere tanto amato quanto detestato. In The Avengers – lo trovate su CHILI – c’è stato il colpo totale della Marvel al mondo del cinema. Un film gigantesco – con un cast all star, da Robert Downey Jr. a Scarlett Johansson, dalla “prima” di Mark Ruffalo a Chris Evans –, un successo storico. I protagonisti dei fumetti, per la prima volta, erano diventate carne e ossa, insieme in un’unica inquadratura entrata di diritto nei libri di storia del cinema. Cinema pop, cinema di genere divenuto esempio di narrativa e di racconti.

Nick J. Fury, simbolo del Marvel Cinematic Universe.

Così, tornando all’azione, è proprio nella scena finale, in quella guerra che ha raso al suolo mezza New York, che è nata l’epopea cinematografica moderna. Dalla volta stellata della Grand Central Station fin su al Chrysler Building, illuminato dalle saette di Thor, la sequenza corona una prima parte narrativa dove gli eventi, concatenati, svoltano totalmente verso una soluzione in cui l’eroe in maschera si fa uomo, capendo che anche l’ego più smisurato ha bisogno di un gruppo, di un’appartenenza. Frase su frase – «È questo il mio segreto, capitano: sono sempre arrabbiato», dice Mark Ruffalo aka Hulk alias Bruce Banner; «Quando ero congelato, il mondo era in guerra. Mi sveglio e dicono che abbiamo vinto. Ma non che cosa abbiamo perso», afferma il Cap – momento dopo momento, rivendendolo, si capisce forse meglio quello che ci sarà dopo Avengers: Endgame.

Avengers: Assemble!

In un modo o nell’altro, infatti, gli Avengers non moriranno mai davvero. E, per capire il perché, bisogna tornare alle fine del film, in un dialogo che, chissà, anticipava e apriva un viale che non conosce tramonto: «Signore, adesso come funziona? Ognuno ha ripreso la sua strada. Alcuni andranno molto lontano. Se dovesse ripresentarsi una situazione del genere, cosa succederà?», dice Maria Hill a Fury. «Torneranno», le risponde diretto. «Ne è sicuro di questo?»«Si». «Perché?, domanda lei». «Perché avremo bisogno di loro», chiude Fury. Un momento emblematico, stravolgente, simbolico. E decisamente rivoluzionario.

  • Volete rivedere The Avengers? Lo trovate su CHILI

Qui il trailer originale del film:

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