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Marescotti Ruspoli: «Io, Fanny Ardant, Luca Bigazzi e un sogno chiamato Amusia…»

Il set, il cast, l’estetica e quell’idea: dietro le quinte di un piccolo grande film che vedremo

Marescotti Ruspoli scherza sul set di Amusia con Maurizio Lombardi.
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RICCIONE – Un’immagine, un frammento, un trailer. A volte (fortunatamente) basta ancora poco per accendere testa e cuore nel buio di una sala. In questo caso un trailer, visto quasi per caso a Ciné, durante le giornate di cinema di Riccione. Una sequenza veloce di immagini, poi una vecchia canzone dei Troggs, il volto (!) di Fanny Ardant e quel titolo sullo schermo: Amusia. Così abbiamo incontrato un giovane regista, Marescotti Ruspoli, e il suo film di debutto, ancora senza distribuzione, ma con un cast di prima fascia, da Maurizio Lombardi e Carlotta Gamba passando per la Ardant, e un direttore della fotografia decisamente fuori dal comune come Luca Bigazzi. In attesa di vederlo e di sapere quando arriverà al cinema, abbiamo chiesto a Ruspoli di raccontare a Hot Corn il suo viaggio…

Il regista Marescotti Ruspoli sul set di Amusia.

L’IDEA – «Qualche anno fa venni a scoprire dell’esistenza di una malattia cerebrale rara, che impedisce a chi ne soffre di sentire la musica. Per loro si trasforma in una distorsione sonora che provoca fastidio, a volte dolore. Rimasi scioccato, da grande amante della musica, che esistesse una malattia del genere. Ci vidi subito un valore narrativo, cinematografico e sonoro. Prima di iniziare a scrivere mi sono però chiesto che genere di taglio volessi dare alla storia. Ci pensai e capii che non volevo raccontarla in maniera tragica e drammatica, non volevo fare un film grigio e solitario, come sarebbe secondo me una vita senza musica. Volevo fare un film colorato, luminoso, leggero e – a tratti – musicale…».

Un esempio dell’estetica di Amusia.

IO & LUCA – «Avere sul set Luca Bigazzi? Meraviglioso. Racconto un aneddoto divertente, che fa capire lo spessore umano di Luca. Un giorno di maggio, era il 2019, sono per strada a Milano. Lo incrocio. Lo riconosco. Lui mi oltrepassa. Io mi blocco, ci penso, mi volto, lo inseguo. Lo fermo. Mi presento e gli dico quello che penso di lui e gli confesso che sogno di fare un film con lui. Mi lascia la sua mail e mi dice di contattarlo quando arriverà il momento. Un anno dopo gli ho mandato la prima stesura di Amusia. Di Luca posso dire che mi ha illuminato, in tutti i sensi, verso la realizzazione di questo film. Gli devo molto».

Amusia
Carlotta Gamba, la protagonista Livia, in una scena del film.

LA STORIA – «Raccontare una malattia in maniera leggera può essere pericoloso, si rischia di risultare superficiali però non volevo – specialmente visti i tempi in cui questa sceneggiatura si è sviluppata, durante il COVID – raccontare una storia drammatica di una ragazza tormentata dalla propria malattia. Così ho scelto di raccontare l’amusia attraverso una storia d’amore: Livia, interpretata da Carlotta Gamba, una ragazza che fugge dalla musica, incontra Lucio, Giampiero De Concilio, un ragazzo che sopravvive grazie alla musica. Premesso che pure durante le riprese del film ho continuato a scrivere scene e dialoghi, le stesure fondamentali del film sono avvenute tra l’inverno e la primavera del 2020».

Livia e Lucio, Carlotta Gamba e Giampiero De Concilio: i protagonisti di Amusia.

IO & FANNY – «Un paio di mesi prima delle riprese, si presenta l’opportunità di far leggere il copione a Fanny Ardant. Stavo ancora cercando l’interprete giusta per il ruolo, ma ovviamente non mi ero mai nemmeno permesso di pensare a lei. Fanny Ardant mi sembrava davvero irraggiungibile. Un mostro sacro. Invece il copione le piacque, ma aveva un problema di date e la cosa non sembrava fattibile. Qualche settimana dopo invece ecco una mail: le avevano rimandato le riprese ed era ancora interessata, nel caso fossimo ancora alla ricerca, di darci una mano. a patto che potessimo lavorare assieme su alcuni aspetti del suo personaggio. Figurarsi la mia reazione: lei che chiede a me di lavorare sul personaggio. Così si è unita a noi per l’ultima settimana di riprese a Roma: è stato toccante vedere quanta professionalità e quanto impegno mettesse in ogni singolo ciak. Attrice e donna straordinaria, è stato un onore lavorare con lei e imparare da lei…».

Amusia
Fanny Ardant con Maurizio Lombardi in una scena del film.

IL SET – «Le riprese di Amusia sono iniziate alla fine di settembre del 2021: quattro settimane e mezzo di gioia, di vita pura. E ancora, la fotografia firmata da Luca, che quando ci penso e lo vedo lì sul set a lavorare con noi stento a crederci. Perché? Ma perché per me Luca è un dio. Il DOP migliore che abbiamo. Studio i suoi film, i suoi movimenti di macchina, il suo modo di illuminare da quando, a quattordici anni, vidi Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino….».

Amusia
Marescotti Ruspoli sul set sotto l’occhio di Luca Bigazzi.

LE LOCATION – «Abbiamo girato tre settimane e mezzo in Emilia, con epicentro Tresigallo, detta la città metafisica, dove abbiamo costruito il set del Motel Amour e la casa del protagonista, all’interno dell’edificio Sogni. Abbiamo sfruttato le campagne per ottenere quell’effetto Midwest: strade lunghe e deserte, costeggiate da enormi alberi. Poi la laguna di Comacchio, un vecchio bar a Massa Fiscaglia che abbiamo trasformato in un diner all’americana. E una balera stupenda a Codigoro. Il cimitero di Aldo Rossi a Modena. E poi una settimana a Roma, dove abbiamo filmato tutti i flashback con Maurizio Lombardi e Fanny Ardant e qualche scena aggiuntiva della trama dei due ragazzi: la sala biliardi a Montesacro e il mare, a Maccarese».

  • INTERVISTE | Luca Bigazzi: «Il cinema italiano, moderno e politico…»
  • VIDEO | Quella volta a Roma con Fanny Ardant…

 

 

 

 

 

 

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