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Alice Diop: «Saint Omer, il mio film che spinge alla riflessione»

La regista racconta la sua opera prima. Presentata in Concorso alle 79. Mostra del Cinema di Venezia

Alice Diop racconta Saint Omer
Alice Diop racconta Saint Omer

VENEZIA – «Non ho risposte, e cerco di mantenere un’apertura mentale. Questo film sta nascendo adesso, e rifletto su alcune domande che non mi ero posta. Ho cercato di mostrare generosità, e ogni parere è un arricchimento verso di me e verso il film…», Alice Diop racconta così Saint Omer, la sua opera prima presentata in Concorso a Venezia 79. La storia? Siamo dentro il Tribunale di Saint-Omer e, la scrittrice trentenne Rama assiste al processo di Laurence Coly, una ragazza accusata di aver ucciso la figlia di 15 mesi. Dal caso, complicato e drammatico, Rama intende trarre una rivisitazione contemporanea del mito di Medea. Il processo va avanti ma nulla procede come previsto e la scrittrice, incinta di quattro mesi, si ritroverà a mettere in discussione ogni certezza sulla propria maternità.

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Qui l’intervista ad Alice Diop:

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