Hollywood ha perso un altro pezzo del suo cuore nero: Michael Madsen è morto all’età di 67 anni per un arresto cardiaco, nella sua casa di Malibu. Il mito di Mr. Blonde e l’anima tormentata di un cinema che ormai ha il sapore nostalgico. Fin dalle prime scene de Le Iene (Reservoir Dogs, 1992), Madsen ha incarnato il sadico Mr. Blonde: un killer cinico che balla sulle note di Stuck In The Middle With You mentre tortura un poliziotto. Una scena cult, resa indimenticabile dal carisma glaciale dell’attore. La collaborazione con Quentin Tarantino è poi diventata epica: dopo Le Iene, Madsen è apparso in Kill Bill: Vol. 1 e Vol. 2 (2004), The Hateful Eight (2015) e C’era una volta a… Hollywood (2019), costruendo un sodalizio artistico fatto di intensità, ribellione e fascino oscuro
Non solo un faccia da schiaffi: Michael era anche un poeta. Ha pubblicato raccolte come Burning in Paradise ed Expecting Rain, e stava per pubblicare il suo nuovo libro di poesie Tears For My Father: Outlaw Thoughts and Poems, con un’introduzione di Tarantino. Chi lo conosceva racconta di una sensibilità cruda, a tratti dolorosa, che definiva la sua arte al di là dello schermo. Un amico personale lo ha descritto come un “tortured soul” che ha desiderato liberarsi tramite la scrittura .
Nato a Chicago il 25 settembre 1957, figlio di un pompiere e di una regista, ha mosso i primi passi sul palco dello Steppenwolf Theatre, accanto a John Malkovich. Ha lavorato in oltre 320 film e serie, passando dal piccolo al grande schermo con uno stile unico. Tra i ruoli memorabili: Thelma & Louise, Donnie Brasco, Free Willy, Sin City, Die Another Day.
Michael Madsen negli ultimi anni si era reinventato: ha preso parte a produzioni indipendenti come Resurrection Road, Concessions e Cookbook for Southern Housewives, progetti nei quali credeva molto, convinto di avviare un nuovo capitolo creativo della sua vita. La vita privata di Madsen è stata segnata da tragedie. Nel 2022 ha perso il figlio Hudson, suicidatosi all’età di 26 anni, e nel 2024 ha affrontato una separazione dalla moglie DeAnna, con cui era sposato dal 1996. Eppure, nonostante il dolore, la sua energia creativa non si è mai spenta.
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