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Avicii – I’m Tim | Henrik Burman e tutta la vita e la musica di Tim Bergling

Prima di Avicii e del suo talento c’era solo Tim, e questa è la sua storia: Disponibile su Netflix

Avicii è il protagonista di I'm Tim, un documentario di Henrik Burman. Su Netflix
Avicii è il protagonista di I'm Tim, un documentario di Henrik Burman. Su Netflix

ROMA – Nel 2011 la fama di Avicii esplose a livello planetario con le sue hits sensazionali, stabilendo record e incantando il pubblico con la sua contagiosa musica dance elettronica. Prima di tutto questo, però – del talento e del successo -, c’era soltanto Tim Bergling. Un giovane timido e insicuro che, senza rendersene conto, si è visto catapultato in un mondo che non credeva nemmeno avrebbe mai sfiorato. Attraverso filmati amatoriali unici e un enorme archivio privato dell’artista, il regista Henrik Burman ci accompagna – con Avicii – I’m Tim – nel tortuoso viaggio attraverso la vita di Tim, dal primo respiro nel reparto maternità di un ospedale di Stoccolma nel 1989 alla tragica morte a Mascate, in Oman, nel 2018, in circostanze – e chi c’era se lo ricorderà bene – tanto misteriose quanto tristi.

Tim Bergling aka Avicii in un'immagine di repertorio
Tim Bergling aka Avicii in un’immagine di repertorio

Nel mezzo ci sono inediti filmati di tour, pirotecnici momenti musicali di grande energia, testimonianze di prima mano di artisti come Nile Rodgers, Chris Martin e David Guetta – che con Avicii hanno collaborato, rispettivamente, per Lay Me Down, Heaven e Sunshine -, ma soprattutto scorci del suo processo creativo raccontati dallo stesso Tim. Ed è proprio questo ciò che rende Avicii – I’m Tim (lo trovate su Netflix) un documentario diverso da tutti quelli che si sarebbero potuti realizzare sul compianto – e geniale – artista svedese. La voce di Tim – e con essa il cuore puro, l’anima e tutto il suo talento – ci accompagna nella visione in un voice-over tanto entusiasta e speranzoso all’inizio quanto malinconico e sempre più cupo nelle sue parole alla fine.

Avicii – I’m Tim di Henrik Burman: Disponibile su Netflix
Avicii – I’m Tim di Henrik Burman: Disponibile su Netflix

Diceva Tim, con l’entusiasmo e la speranza di chi è toccato dal sacro fuoco dell’arte: «Voglio fare musica senza tempo, è questo quello che sto cercando di fare», ovvero musica nuova, inedita e dal taglio personale caratterizzata di melodie eterne rese attraverso forme e strutture diverse dalle altre. Tim che per comporre faceva le nottate perché «Di notte nessuno ti disturba» e tirava avanti a spaghetti, polpette e noodles. Poi l’incontro con il manager Ash Pournori, le settimane da sei concerti in sette giorni, e gli alcolici, gli antidolorifici e lo spettro di una depressione cresciuta sempre di più quando comprese veramente il prezzo del successo: la perdita della propria libertà. Arrivò perfino a snaturarsi, finendo con l’odiare il momento stesso della creazione (che per un artista è come privarsi del respiro vitale).

Il malessere di Avicii era diretta conseguenze di un sistema stringente e già problematico nel periodo della sua ascesa. Un sistema di statistiche e algoritmi dove l’atto creativo diventa content e dove il pubblico è denominato user, che il mondo post-pandemico ha finito con il consolidare e che aveva poco a che vedere con la sua sensibilità. Probabilmente si sarebbe sempre più allontanato dalla scena musicale, Avicii, tanto che poco prima del tragico viaggio in Oman aveva deciso di fermarsi, di dedicare tempo per ricaricarsi e ritrovarsi nel calore della famiglia e della gente vicina. E quelli sono proprio i momenti più belli di Avicii – I’m Tim perché scavano nel personale e in un privato intimo e autentico.

Avicii - I'm Tim è stato presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival 2024
Avicii – I’m Tim è stato presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival 2024

A sette anni dalla tragica scomparsa, la musica di Avicii è ancora parte delle nostre vite: Wake Me Up, Levels, Hey Brother, Fade Into Darkness, Lonely Together, SOS. Voleva fare musica senza tempo, Tim, riconosciuta e riconoscibile e che potesse significare qualcosa per le persone, ricordare loro momenti della loro vita – belli o brutti che fossero – e c’è riuscito. Non saremmo qui a parlarne altrimenti. Tutto il resto è storia, e Avicii – I’m Tim è una di quelle storie che meritano di essere (ri)scoperte, ricordate e celebrate perché parabole universali che in un modo o nell’altro parlano a tutti noi: bisogna solo aprire bene le orecchie.

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