ROMA – Negli anni Settanta Enrico Berlinguer era il segretario del più importante partito comunista del mondo occidentale, il PCI, che aveva 1 milione 700mila iscritti e più di 12 milioni di elettori (12!). Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la DC e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica erano legati. Con Elio Germano, Elena Radonicich, Giorgio Tirabassi, Andrea Pennacchi, Paolo Calabresi, Fabrizia Sacchi, Francesco Acquaroli, Roberto Citran e Paolo Pierobon, ecco Berlinguer – La Grande Ambizione di Andrea Segre.

Il film, pellicola d’apertura della Festa del Cinema di Roma, arriverà poi in sala con Lucky Red a partire dal 31 ottobre. L’occasione è quella di riscoprire, a quarant’anni dalla scomparsa dell’11 giugno 1984, una delle figure politiche (e umane) più rilevanti dello scorso secolo. Berlinguer morì a seguito delle complicazioni di un ictus che lo colpì quattro giorni prima nel pieno di un comizio a Padova. Si fermò nel pieno del suo intervento – per poi riprendere qualche minuto dopo – mentre si apprestava a pronunciare la frase: «Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda!». Ma non vedrete nulla di tutto questo in Berlinguer – La Grande Ambizione. Solo un accenno in un cartello sui titoli di coda. Perché Segre sceglie invece di raccontare la vita di Berlinguer – privata e pubblica – tra famiglia e comizi.

Il risultato è un ritratto tridimensionale, colorato, che ci restituisce in immagini pure e avvolte di una leggera patina sgranata al sapore di quel glorioso cinema militante che tanto scosse le coscienze – e il mondo – nei ruggenti Anni di Piombo e del Compromesso Storico, l’uomo Berlinguer tra sfumature, piccoli tic, un discorso in voice-over costante e immagini di repertorio, reso leggenda da un Elio Germano sempre più trasformista che ne fa (ri)vivere lo spirito politico e la grazia umana. Menzione di merito anche alle interpretazioni di Pierobon e Citran che negli inediti panni di Andreotti e Moro ben dialogano scenicamente con l’interprete principe crescendo alla distanza. Berlinguer – La Grande Ambizione, l’altra faccia narrativa della mai troppo celebrata miniserie Esterno Notte, per una storia di cui, a nostro modo di vedere, non si parla mai abbastanza.
- HOT CORN TV | Qui per il trailer di Berlinguer – La Grande Ambizione:
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