Difficile resistere agli intrighi di corte. Ecco perché Emma Stone si è lasciata letteralmente travolgere dal progetto de La Favorita, biopic firmato da Yorgos Lanthimos, fresco di dieci candidature agli Oscar 2019, tra cui quella per Miglior Attrice Non Protagonista. E dopo averla vista al fianco di Johan Hill in Maniac, l’attrice si prepara a stupirci con il live action Cruella dove interpreterà Crudelia De Mon da giovane. A dimostrazione di una scelta di progetti variegati, eccola nei panni di Lady Abigail per il cineasta greco: lei e Rachel Weisz (Lady Sarah) si contendono le attenzioni della Regina Anna (Olivia Colman, attualmente impegnata nelle riprese di The Crown 3 per trasformarsi nella Regina Elisabetta, dopo la performance di Claire Foy). Chi sarà la sua favorita? Il regista alle idee chiare: queste tre declinazioni del femminile rappresentano la forza del film, lontane dagli stereotipi di fidanzatine, casalinghe oppure oggetto del desiderio…

IL SILENZIO PERFETTO «Ho amato moltissimo Lady Abigail anche se, all’inizio, avevo difficoltà a capire le sue scelte e i suoi comportamenti. C’è voluto un bel po’ di tempo per entrare sotto la sua pelle. I suoi silenzi sono la sua arma: osserva quello che la circonda e lo elabora. Interpretare una tipa taciturna ha poi un sacco di benefici, tra cui il fatto di non avere battute da ricordare, cosa per cui molti attori mi invidierebbero e che mi ha davvero entusiasmata».

I PREPARATIVI «La parte più divertente del lavoro? Tutto quello che è venuto prima, nelle tre settimane di preparazione e prove che abbiamo trascorso insieme, e decisamente non in modo tradizionale. Abbiamo fatto follie… e ci siamo conosciuti al punto tale da non imbarazzarci più, neppure durante le scene di sesso con Olivia! Anzi, lei dice che è stato proprio il naturale passo successivo della relazione…».

LA SFIDA «Il personaggio? Non pensate che lei abbia un animo malvagio, non è così. Personalmente la considero una sopravvissuta, ne ha passate tante. La vera sfida? Essere stata l’unica americana del cast. Spesso la maggior parte delle mie energie veniva profusa nel cercare di mitigare l’accento. Ah… e ovviamente il corsetto, dentro cui era praticamente impossibile riuscire a respirare tutto il giorno».

LIKE HOLLYWOOD? «Quando ho girato La Favorita non mi è minimamente passato per la mente che il film fosse uno specchio delle faide di Hollywood, quindi ancora non ho elaborato questo paragone. Potrebbe essere plausibile, sì, ma non mi piace parlare di rivalità tra attrici quanto di spirito di competizione. Quindi è un po’ come la corte della Regina Anna: hell yeah!»
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Qui potete vedere il trailer de La Favorita:
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