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Roberta Torre: «Extravergine? La mia prima volta alla regia di una serie»

Tra i colori, Mrs. Maisel, la musica e il lavoro con gli attori: la regista si racconta a Hot Corn

Roberta Torre al photocall di Extravergine con un abito disegnato da lei e realizzato da Rosaccia

MILANO – «Cosa volevo fare? Non lo so mai cosa voglio prima di iniziare». Eppure, a guardare a Extravergine, la serie comedy in onda dal 9 ottobre su Fox Life, Roberta Torre sembra avere le idee molto chiare. Merito di tratto distintivo che accompagna tutti i suoi lavori, da Tano da morire a Riccardo va all’inferno. Con Extravergine debutta alla regia di una serie tv che vede protagonista Lodovica Comello nei panni di Dafne Amoroso, «una Alice nel mondo delle sexy meraviglie», giornalista nerd con una rubrica sui libri che, alla soglia dei trent’anni, è ancora vergine. Il suo destino cambierà radicalmente quando, a causa di un malinteso, verrà nominata sex columnist del giornale. Noi di Hot Corn abbiamo incontrato Roberta Torre a Milano per parlare di questa sua “prima volta” e farci raccontare quali sono le sue serie preferite.

Robert Torre e il cast di ExtraVergine.

LA PRIMA VOLTA «Anche io sono vergine. Questa è la mia prima serie tv. Quando non imparo mi annoio e con Extravergine ho imparato molto. Un esempio è lo sviluppo dei personaggi. Ho capito che la serialità è una miniera di possibilità per l’approfondimento dei personaggi che già immaginavo cosa sarebbero potuti diventare. Il mio sogno è lavorare sul set con montaggio e scrittura e la serie permette questa possibilità di narrazione».

Roberta Torre

LUDOVICA COMELLO «È una protagonista piena di grazia. Il tema della serie ha un confine molto labile tra divertimento e imbarazzo. Ma il pericolo era sventato fin dall’inizio perché lei riusciva a restare in quel perimetro. Sapevo che qualsiasi cosa avrei fatto con lei non sarebbe mai stata sbagliata».

Lodovica Comello è Dafne Amoroso

LA NARRAZIONE «Credo che il linguaggio televisivo e cinematografico abbiamo delle affinità. Io so fare cinema e in Extravergine ho fatto quello che so fare ma con una ritmica diversa. Un conto è sviluppare una storia in novanta minuti, un altro farlo in venti. La temporalità è diversa e la narrazione prende un’altra strada mentre la linea del racconto dei personaggi prosegue. Partivo da un testo già forte di partenza. Da un punto di vista drammaturgico era pieno di potenzialità e aveva già una sua musicalità interna. Ci tengo a sottolineare, poi, che il mio è un lavoro collettivo. Sono il direttore d’orchestra di un gruppo di strumenti straordinari».

Verdiana Bixio, Alessandro Saba, Lodovica Comello, Roberta Torre

I COLORI «Quando ho iniziato a lavorare alla serie ho pensato subito ad una palette di colori. Ci doveva essere il rosa in modo devastante! E poi dovevano essere tutte tinte piene, tutti colori caldi. Da quel momento in poi abbiamo lavorato ai costumi e sulla fotografia per riuscire a mantenere un universo che doveva avere delle affinità cromatiche sia negli interni che negli esterni. Non ho girato mai scene che non andassero in quella direzione, ma questo è un lavoro che faccio da anni nel cinema e ogni volta che inizio un film mi domando che colore avrà. Quindi poi tutto il lavoro delle scene e dei costumi deve seguire quella strada».

Una scena di Extravergine

LA COLONNA SONORA «La musica nella serie ha un ruolo narrativo e non di commento. Sono quasi tutti contrappunti musicali e abbiamo lavorato con musiche che hanno una forte autorialità. Grazie all’archivio Bixio abbiamo avuto accesso alle composizioni di autori molto importanti come Piero Piccioni e Piero Umiliani che abbiamo mescolato con sonorità molto contemporanee firmate da Federico Novelli».

Una scena di ExtraVergine

GLI ATTORI «Mi piace lavorare sia con attori molto giovani sia con chi ha già un background solido. Quello che mi piace fare è costruirgli addosso un personaggio adatto che non strida con quella che è la sua personalità ma anche con chi deve interpretare. Ovviamente sono strade diverse. Spesso gli attori più giovani hanno anche paure che vanno tenute a bada o delle esagerazioni che vanno mitigate. È un altro tipo di lavoro ma hanno delle energie molto fresche. Uno stupore che magari un attore più grande non ha più».

Lodovica Comello

LE SERIE TV «Che tipo di spettatrice sono? Un’onnivora. Vedo tutto. Un po’ per lavoro un po’ per piacere. Adoro La Fantastica Signora Maisel, Fleabag, Mad Men. Ho dei gusti che variano molto ma sono davvero un’appassionata».

  • Qui potete vedere il trailer di Extravergine: La Serie:

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