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Aaron Paul: «Io, Breaking Bad e il futuro folle di Westworld»

L’intervista di Hot Corn a uno dei protagonisti della serie sci-fi di cui si dice, da sempre, «fan psicotico»

aaron paul
Un'immagine dal primo episodio della terza stagione di Westworld

LOS ANGELES – «Con Westworld non puoi semplicemente sintonizzarti e aspettarti di capirci qualcosa, devi concentrarti. Non ci sono molti spettacoli del genere e adoro fare parte di qualcosa che richiede tutta la tua attenzione». Parola di Aaron Paul, tra i principali protagonisti della terza stagione (qui la nostra recensione) dell’amata serie sci-fi. Hot Corn lo incontra al Four Seasons di Beverly Hills. Giacca di pelle nera, occhi azzurri e atteggiamento affabile. La sua parlata ha una cadenza svogliata, molto simile a quella di Jesse Pinkman, il suo personaggio in Breaking Bad (manca solo la sua catchphrase: yo, bitch!), ormai vera e propria icona del piccolo schermo. Ma è anche la voce che ha dato vita al simpatico scansafatiche Todd Chavez in BoJack Horseman, la geniale serie di animazione terminata con la sesta stagione lo scorso gennaio, di cui è anche uno dei produttori. «Il mio film preferito?» confessa l’attore,«È 2001 Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick. Vado matto per la fantascienza». Nei nuovi episodi di Westworld interpreta Caleb Nichols, un ex veterano di guerra diventato muratore a Los Angeles che di tanto in tanto si diletta in qualche lavoretto criminale. «Questa stagione dà nuova linfa alla serie» spiega Aaron Paul, ricordando che i nuovi episodi sono ambientati nel mondo reale, seppur distopico, del 2050. E promette: «Vi mostreremo un futuro folle».

Aaron Paul
«Si tratta di chi ti faranno diventare»

IO, FAN PSICOTICO «Sono da sempre un fan psicotico di Westworld. Quando mi è stato chiesto di prenderne parte ero in fase di negoziazione per un altro progetto, a un passo dal chiudere l’accordo. Jonathan Nolan e Lisa Joy (gli showrunner di Westworld, NdR) mi hanno chiesto di incontrarli per essere parte della loro serie e così ho subito bloccato l’altro progetto. Per quanto mi riguarda non c’è nessuno che sa raccontare la fantascienza bene come loro due».

Sul set

L’UNICA SPERANZA «La prima cosa che mi hanno detto Jonathan e Lisa quando mi sono seduto nel loro ufficio è stata: sarai l’unica interazione di Dolores in grado di cambiarle il modo di vedere gli umani e l’umanità in generale. Per Caleb infatti Dolores era una perfetta sconosciuta, eppure decide di aiutarla e lei ne rimane molto colpita e sorpresa. In questo modo Dolores non solo acquista speranza ma riesce anche ad aprire gli occhi sulla società, su chi davvero controlla la banca dati e cosa questo significhi».

Giancarlo Esposito in Westworld

BREAKING WESTWORLD «Un cameo di Breaking Bad in Westworld? Perché no, sarebbe divertente. Quando ho visto Giancarlo Esposito (Gustavo “Gus” Fringe di Breaking Bad, NdR) nella seconda stagione di Westworld sono rimasto piacevolmente sorpreso. Ho pensato: Dio, adoro quell’uomo, è un attore troppo bravo».

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Uomini e robot

LOVEBIRDS «Westworld è lo show più difficile a cui abbia preso parte: lavoriamo per ore interminabili, soprattutto di notte. Jonathan continua a ripetere che il futuro è più bello di notte. A fine giornata siamo tutti esausti ma felici di tornare sul set con Jonathan e Lisa: sono come due giovani innamorati, uno sempre di sostegno all’altro. Sono la vera power couple e creano un ambiente incredibile in cui lavorare, con il loro amore che trasuda ovunque».

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Aaron Paul e Evan Rachel Wood durante le interviste di presentazione di Westworld

L’ABITO DI DOLORES «Sono un grande fan di Evan Rachel Wood, da anni. Non solo come attrice ma anche come essere umano: è una combattente, una sopravvissuta. La rispetto molto e al principio mi intimidiva un poco ma al tempo stesso ero eccitato di recitarle a fianco. C’è stata una scena, più o meno a metà stagione, in cui lei mi corre incontro con indosso il classico vestito blu di Dolores e per me è stata un’esperienza extracorporiale. Non potevo crederci, stavo forse sognando?!»

TEORIE FOLLI «Cerco di tenermi lontano dai forum online. Una volta mi incuriosivano ma ho imparato la lezione piuttosto velocemente. Certo che è incredibile leggere certe teorie folli dei fan più accaniti, ce ne sono parecchie in giro anche sulla terza stagione. Ma non credo che possano cambiare in alcun modo la traiettoria dello spettacolo, credo piuttosto che Jonathan e Lisa abbiano un’idea molto specifica della storia che vogliono raccontare, loro sanno bene dove andranno a parare».

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Qui potete vedere il trailer della terza stagione di Westworld:

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