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Uberto Pasolini: «Nowhere Special, la vita e quella storia vera letta su un giornale…»

Il regista racconta la genesi e il percorso della sua commovente favola con James Norton

Sul set di Nowhere Special
Uberto Pasolini sul set di Nowhere Special

ROMA – Già durante la proiezione si sentiva qualcuno che si soffiava il naso per via della commozione. Poi, a luci accese, un tripudio di applausi hanno accolto il tenero Nowhere Special di Uberto Pasolini. La storia? Quella di John, interpretato da James Norton, lavavetri che dedica la vita a crescere il figlio Michael (Daniel Lamont) di quattro anni, dato che la madre del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita. Una vita semplice, tra piccoli riti e una dedizione all’amore all’innocenza. Però, John, ha davanti a sé pochi mesi di vita. Non solo, non ha una famiglia a cui rivolgersi e trascorrerà i giorni che gli restano a cercarne una nuova a cui dare in adozione Michael, provando a proteggere il bambino da un terribile futuro.

LA STORIA – «Da dove nasce? Questo film comincia dalla lettura di un articolo su un quotidiano inglese. Parlava di un padre single con pochi mesi di vita che aveva trascorso a cercare una nuova famiglia per suo figlio. Le sue condizioni sociali erano relativamente sfortunate, era senza soldi ma era anche un bravissimo padre. Ho pensato che da un caso così specifico si potesse fare un discorso più universale. Io cosa farei al suo posto? Cosa spinge le persone all’adozione? Cos’è la vita? E l’amore?».

Nowhere Special
James Norton e il piccolo Daniel Lamont

L’AMORE – «L’idea iniziale era quella di fare un film sulla vita e raccontarla nelle sue piccole cose quotidiane che ci accomunano. È una storia d’amore tra un padre e un figlio, il ritratto di una vita che potrebbe essere quella di tutti. Un ritratto che abbiamo catturato grazie al rapporto d’affetto tra James e il bambino. Abbiamo fatto lunghe riprese con entrambi in scena per sentire quella realtà, la verità di quell’amore amore. In fondo è impossibile parlare della vita senza la morte. Nowhere special è molto diverso dal mio film precedente, Still Life. Questa è una storia di tanti amori diversi. Anche di quelli delle famiglie che ho incontrato mentre facevo ricerca per il film. Ho rubato le loro realtà. La morte c’è però non deve governare la vita».

JAMES NORTON – «Volevo fare un film con scene scritte e recitate in modo sommesso e delicato. Una cosa possibile solo con un grande attore, qualcosa che richiede un lavoro interiore importante ma che non si deve vedere. È James comunica molto senza recitare. Volevo vedere un uomo che all’apparenza era ancora nelle sue forze che poteva avere altre storie d’amore ma che invece ha dedicato tutta la sua vita a suo figlio».

Una scena di Nowhere Special
Un’altra scena di Nowhere Special

LE RISPOSTE – «Per me l’importante era non dare una risposta ovvia. Voglio pensare che alcuni degli spettatori differiscano su quale sarebbe stata la famiglia migliore per Michael. Siamo tutti capaci di amare ma non siamo capaci di amare tutti. La decisione finale è ispirata dal figlio e non presa in piena conoscenza dal padre. Daniel è un piccolo uomo straordinario. È lui che ha fatto il film. Io mi prendo solo una piccola parte del merito…».

  • VIDEO | Qui il trailer di Nowhere Special:

 

 

 

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