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VIDEO | Tim Leyendekker: «Il mio Feast e quella riflessione su vittime e carnefici»

Feast e il caso Groningen, ma anche Haneke e Gregg Araki: il regista olandese si racconta a Hot Corn

tim leyendekker
Il regista olandese Tim Leyendekker durante la nostra intervista

MILANO – Presentato in anteprima al MiX Festival di Cinema LGBTQ+ di Milano, Feast è il primo lungometraggio del regista olandese Tim Leyendekker. Il film è tratto da un fatto di cronaca che scosse i Paesi Bassi nel 2006, conosciuto come il caso di Groningen: durante feste a base di sesso, tre uomini drogavano le proprie vittime e le iniettavano con il loro sangue, infetto da HIV. Il caso suscitò un acceso dibattito nell’opinione pubblica, con i giornali che titolavano la notizia come “I mostri dell’HIV”. Con un viaggio in sette segmenti, Feast parte da questi fatti per aprire una riflessione più ampia su cosa significhi essere vittime e carnefici. Abbiamo incontrato Tim Leyendekker prima dell’anteprima italiana ufficiale, che tra ispirazioni e film preferiti, ci ha raccontato delle idee e delle ricerche dietro il film, tra Platone e le grandi domande su cui riflettere.

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Qui l’intervista a Tim Leyendekker a cura di Ileana Dugato:

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