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Tra Halloween e La Cosa | Se The Way of Darkness celebra il mito di John Carpenter

Le colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema horror reinterpretate in una raccolta imperdibile

the way of darkness

MILANO – Da Halloween – La notte delle streghe passando per La cosa, Il seme della follia e Vampires, John Carpenter è uno dei registi indipendenti più influenti tra horror e fantascienza, fonte di ispirazione per tanti filmmakers tra cui Quentin Tarantino, Guillermo del Toro, Paul Thomas Anderson e Robert Rodriguez. Impegnato a tutto tondo nei suoi film, di cui per la maggior parte ha composto anche le musiche, steso la sceneggiatura e preso parte a montaggio e post-produzione usando molteplici pseudonimi, ha scritto pagine importanti della storia del cinema. Oggi, all’età di 73 anni, allontanatosi dal cinema e dedito alla creazione e supervisione di serie a fumetti, Rustblade celebra il grande regista e compositore con The Way of Darkness.

Si tratta di una raccolta delle migliori colonne sonore dei film di Carpenter, reinterpretate da ospiti speciali, compositori e artisti della scena New Retro Wave. Troviamo così Claudio Simonetti – fondatore dei Goblin e autore di celebri soundtracks come Profondo rosso e Suspiria –, Leather Strip e Ketvector, ma anche Simulakrum Lab, Mythical Vigilante e Code Elektro. Un corpus ben nutrito di nomi che ha ricreato le atmosfere e le melodie di uno dei Maestri della musica e del cinema horror aggiungendo anche un tocco moderno ed elettronico. E ovviamente i brani scelti non potevano che essere i più significativi e rappresentativi di una carriera iniziata con un Oscar per il Miglior Cortometraggio nel 1971.

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La copertina della raccolta The Way of Darkness

Allora Claudio Simonetti compare con due grandi interpretazioni, facendo rivivere le musiche di 1997: Fuga da New York e Halloween, di cui sono riportati anche il bel Laurie’s Theme e Chariots of Pumpkins dai film successivi della saga di cui Carpenter ha curato solo le colonne sonore. Risalente a inizio carriera è anche Distretto 13 – Le brigate della morte, il cui tema principale è rivisitato in chiave elettronica dai Code Elektro. Tra i capolavori troviamo anche La cosa, il celebre cult che ha consacrato definitivamente John Carpenter nel Golgota dei film horror di fantascienza. Ma non mancano anche i cosiddetti film minori, che nonostante siano meno conosciuti non sono meno interessanti, come Fog e Christine – La macchina infernale.

L’omaggio che questo album rende a John Carpenter è un affascinante viaggio tra alcune delle più amate colonne sonore del genere horror, create da un artista adulatore della fantascienza classica e dei grandi miti del mistero e della suspense, tra cui Howard Hawks, Alfred Hitchcock e Jack Arnold. Una carriera eccezionale che, attraverso sintetizzatore e musicalità accattivanti, lo ha visto collaborare anche con Ennio Morricone, Jack Nietzsche e Shirley Walke. The Way of Darkness è una raccolta imperdibile per gli entusiasti del genere e necessaria anche al grande pubblico: per anni infatti Carpenter, nonostante i suoi grandi lavori, è stato fortemente sottovalutato. Fortunatamente le cose stanno cambiando, e il giusto riconoscimento sta finalmente arrivando.

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