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Spike Lee, Brooklyn e quel copione dimenticato su Jackie Robinson

Il regista, via Instagram, ha condiviso la sceneggiatura mai realizzata su un’icona del baseball

Jackie Robinson secondo Spike Lee
Jackie Robinson secondo Spike Lee

NEW YORK – In questi tempi strani di numeri e quarantene forzate, ci si ritrova, magari, a frugare nei cassetti, mettendo un po’ d’ordine, provando a far quadrare le cose che, per troppo tempo, erano rimaste in sospeso. Così, almeno in longitudine, siamo tutti sullo stesso turbolento aereo: Asia, Europa, America. Allora, ecco che anche Spike Lee, dalla sua New York City, frugando negli archivi della 40 Acres & a Mule Filmworks – il quartier generale della sua casa di produzione, che si trova a Brooklyn, nel tranquillissimo quartiere di Forth Green – tira fuori, via Instagram, un’inaspettato progetto mai terminato.

Di che si tratta? Del biopic su un’icona mondiale del baseball, Jackie Robinson, il primo giocatore (e che giocatore) di colore messo sotto contratto nella MLB, nel 1947, con la casacca dei Dodgers, quando ancora erano legati al quartiere di Brooklyn, prima che la franchigia venisse trasferita a Los Angeles. E come ha sottolineato Lee nel suo post, «Non è bisogna essere un fan del baseball per apprezzalo, questo script è una grande storia americana». Allora, a sorpresa, nel link in bio, ecco in Dropbox l’intera quinta versione della sceneggiatura (la trovate qui) di quasi 160 pagine e basata sull’autobiografia I Never Had it Made firmata da Robinson e da Alfred Duckett.

Jackie Robinson secondo Spike Lee
La 42 di Jackie Robinson nello spot girato da Spike Lee per la Bud

Il progetto su Jackie Robinson risale al 1996, e per il ruolo, Lee aveva pensato all’amico Denzel Washington, anche se l’attore si sentiva troppo vecchio per la parte. In verità, un biopic su Jackie è stato poi girato, e non era affatto male (42 – La Vera Storia di una Leggenda Americana, con Chadwick Boseman e Harrison Ford), anche se l’idea di vederlo realizzato da Lee – conoscitore profondo della black culture e della storia di Brooklyn – è alquanto affascinate. C’è da dire che, oltre alla casacca 42 indossata in Fa’ la Cosa Giusta, un anno fa, Spike Lee, ha poi girato uno spot (notevole) per la Budweiser, omaggiando proprio Jackie e il suo motto, impresso sulla lapide: “A life is not important except in the impact it has on other lives”. Parole, oggi, da ripetere come un mantra.

Qui lo spot girato da Spike Lee per la Bud:

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