VENEZIA – «Ci sono dei gradi di speranza in questa trilogia. In First Reformed si tratta di trasformazione dopo la morte. Ne Il Collezionista di Carte la trasformazione si palesa con il tornare in carcere, mentre qui avviene attraverso un giardino. La canzone all fine del film non riuscivo più a togliermela dalla testa. “Non volevo lasciare questo mondo senza dirti ti amo”. È un messaggio personale ma anche globale. Forse è la canzone che canteremo quando il mondo finirà…». Paul Schrader è tornato al Lido di Venezia – dove gli verrà assegnato il Leone d’Oro alla carriera – con Master Gardener, ideali conclusione di una trilogia iniziata nel 2017 con First Reformed e proseguita con Il Collezionista di Carte. Protagonista del film Joel Edgerton nei panni di Narvel Roth, orticoltore di Gracewood Gardens la cui vita viene stravolta quando incontra Maya (Quintessa Swindell) capace di far riaffiorare segreti sepolti in un violento passato…
- Il Collezionista di Carte, Oscar Isaac e la parabola di Paul Schrader
La video intervista a Paul Schrader è a cura di Manuela Santacatterina:
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