SALERNO – Ha iniziato la sua carriera in teatro, Paolo Calabresi, scoperto da Strehler, e poi fiction televisive, cinema e conduzione. Da una piccola parte ne Il talento di Mr Ripley a Smetto quando voglio, inviato de Le Iene, conduttore del programma d’inchiesta Italian Job e poi il suo personaggio più iconico – Augusto Biascica – in una serie altrettanto iconica – Boris. Il volto e il talento di Paolo Calabresi sono tra i più amati dal pubblico. Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui al Giffoni Film Festival, dopo il suo incontro con i giffoners. Ci ha raccontato degli inizi della sua carriera e del suo modo di avvicinarsi ai personaggi, dell’importanza di un festival come Giffoni e di quell’appello di Perfrancesco Favino alla cerimonia dei David per far fare cinema nelle scuole, accolto dall’associazione di attrici e attori UNITA. Tra un pensiero a Biascica e uno a Libero de Rienzo, ecco la nostra intervista.
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Qui l’intervista a Paolo Calabresi a cura di Ileana Dugato:
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