MILANO – Un film enorme, dolente e potente, capace di riflettere su identità e tradizione, su vita e morte: DNA – Le origini dell’amore – uscito in sala in Francia l’anno scorso e ora finalmente in streaming anche in Italia dal 28 agosto su SkyCinema – è una di quelle opere che vanno oltre il cinema, oltre il senso stretto di un film per cercare di mettere a fuoco temi importanti. In quest’intervista, la regista Maïwenn – già dietro al capolavoro Polisse – risponde alle domande di Andrea Morandi riflettendo sull’origine del film, sulle sue scelte musicali (attenzione al brano di Idir) e sul senso profondo del cinema.
- Qui la nostra intervista a Maïwenn:
Lascia un Commento