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Che fine hanno fatto | Haley Joel Osment e la maledizione de Il sesto senso

Dal caso clamoroso del film di Shyamalan a X-Files: lo strano destino di Haley Joel Osment

Haley Joel Osment
Haley Joel Osment, da bambino prodigio a promessa mancata...

MILANO – «Adesso disegno gente che sorride, cani che corrono, arcobaleni. Non fanno le riunioni per gli arcobaleni…». Era il 1999 e Haley Joel Osment aveva solo undici anni quando, per il ruolo del bambino veggente Cole ne Il sesto senso, ricevette una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. Venne poi sconfitto (ovviamente) da un veterano come Michael Caine per Le regole della casa del sidro, ma il riconoscimento sfiorato valse al bambino un grande risalto mediatico e Il sesto senso con 672 milioni diventò uno dei casi assoluti della storia di Hollywood. Subito dopo, Osment venne scritturato da Spielberg per A.I. – Intelligenza artificiale e finì con Kevin Spacey in Un sogno per domani di Mimi Leder. Insomma, la nascita di un nuovo divo. O no?

Haley Joel Osment con Bruce Willis ne Il sesto senso. In Italia uscì il 29 ottobre 1999.

Figlio di Theresa Seifert, un’insegnante, e figlio d’arte da parte di padre, Haley Joel Osment aveva cominciato in realtà la carriera alla tenera età di quattro anni riuscendo ad avere una parte all’interno di uno spot commerciale per Pizza Hut. Il suo vero e proprio debutto sul grande schermo arrivò però nel 1994 grazie a Forrest Gump. Ricordate il finale del film? Quando Forrest va a trovare Jenny alias Robin Wright e lei gli rivela di avere un figlio di nome Forrest? Ecco, quel bambino era proprio Osment, che nella scena finale aspettava poi l’autobus con il padre.

Con Tom Hanks e Robin Wright in Forrest Gump. Era il 1994.

Insomma, sembrava davvero tutto in discesa, ma da un certo punto in poi, qualcosa è andato storto nell’evoluzione professionale dell’attore, a partire dalla condanna nell’ottobre del 2006 in cui venne giudicato colpevole di guida in stato di ebbrezza e condannato per possesso di marjiuana. Tre anni di libertà condizionata e 60 ore in un programma di riabilitazione per alcolisti il responso del giudice: un colpo pesante che di fatto segnò il declino di uno degli astri nascenti di Hollywood.

Con Jude Law in AI – Intelligenza artificiale, 2001.

Dopo la condanna, Osment apparì in alcune pellicole minori senza mai nemmeno avvicinare il successo delle origini che lo aveva consacrato il nuovo wonderboy di Hollywood. Osment oggi ha trentadue anni e la sua apparizione nel sesto episodio dell’undicesima stagione di X-Files è stata piuttosto sconvolgente. Nella serie, in cui interpreta un soldato durante la Guerra del Vietnam, Osment è apparso imbolsito, lontanissimo dal bimbo dolce e aggraziato de Il sesto senso. Chissà se la sua apparizione in una delle serie più amate di sempre potrà davvero essere il passo decisivo per risollevare una carriera ormai incagliata.

Osment come appare nell’ultima stagione di X-Files, 2017.

In realtà qualche timido segnale di ritorno per Haley Joel Osment c’è stato: a fianco di Zac Efron e Lily Collins in Ted Bundy: Fascino criminale, un’apparizione ne Il metodo Kominsky su Netflix e poi in Bad Therapy con Alcia Silverstone (altra dimenticata da Hollywood).

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